Gli ebook sono immortali

Da Marcofre

Questa affermazione è di Mark Coker e si trova all’interno del libro elettronico intitolato “The Secrets to Ebook Publishing Success”. Si riferisce a qualcosa di cui ho già parlato in passato. Vale a dire: una volta che tu hai caricato il libro elettronico sulle principali librerie online, non devi certo temere che nel giro di una settimana o due venga rispedito al mittente. Lo spazio è infinito, quindi tra dieci anni, a meno che tu non decida di toglierlo dalla vendita, sarà ancora lì.

Se quindi dopo sei mesi dalla pubblicazione ti ritrovi con 3 vendite, significa due cose:

Hai un problema

e

da qualche parte c’è la soluzione.

La soluzione si chiama “lettore”. Quindi sei ancora in gioco. Se credi tuttavia che non ci sia niente da fare, probabilmente non credi abbastanza in quello che hai fatto. Delle due, l’una:

O l’opera è orribile (nel 95% dei casi è davvero così);

O non c’è una strategia che conduca il libro a emergere almeno un poco.

La strategia, bella parola: di che si tratta?

Credo che l’80% della strategia sia contenuta nel libro. Vale a dire: se la scrittura è efficace ed è di valore, probabilmente hai realizzato quello che buona parte degli scrittori che si auto-pubblicano non sanno (o non vogliono) realizzare. Hai un bel vantaggio su costoro: complimenti.

Alcuni autori hanno visto le loro opere emergere dopo un paio di anni. Grazie al passaparola, esatto. E il passaparola entra in gioco se la scrittura è efficace e di valore. Nessuno ha voglia di perdere tempo e faccia a consigliare qualcuno che scrive coi piedi.

È vero, può succedere. Anzi, ci sono recensioni a certi ebook che sono, con evidenza, redatte da persone che non hanno mai letto davvero qualcosa di buono. Recensioni a cinque stelle, che se non riguardano Cormac McCarthy per me sono “fuffa”. O un eccesso di affetto (e chi scrive non ha bisogno di affetto: di un vocabolario magari…).


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