Sinodo democratico?
Del resto, ha sentenziato il consigliere di Silvio Berlusconi, noto leader del partito di punta dell’omosessualismo in Italia, Giovanni Toti, riguardo il provvedimento di Alfano contro la registrazione dei cd. “matrimoni” gay nei comuni: “Il dibattito che si sta tenendo è piuttosto umiliante e non possiamo certo rimanere un passo indietro rispetto al Sinodo e al Papa”. Capito, in che giorni viviamo?Non so se provo più compassione per gli ultimi irriducibili berlusconiani o per i cattolici che fanno finta di non capire quello che sta avvenendo.E’ stato aperto il vaso di pandora, cari fratelli nella fede. State tranquilli: il sinodo non proclamerà niente di sconvolgente in maniera ufficiale, e in conclusione voi potrete urlare la vostra gioia dicendo che nulla è cambiato, ecc. ecc., portando ancora un poco avanti la vostra recita. Per l’ultima volta.
Poi, il vaso emetterà nei prossimi mesi tutto quello che deve emettere. E senza sinodi.
Non c’è più freno, eccetto coloro che resistono contro ogni speranza. E, mi sembra, che perfino tra il clero qualcuno inizi ad esserci.
Noi siamo con coloro che resistono. Contro ogni speranza umana ma nella speranza certissima di essere dalla parte della Verità eterna che è il Logos immutabile che regge il creato.
Come più volte ho detto a persone in privato, più l’autodissoluzione della Chiesa avanza, più inevitabilmente accadrà che qualcuno comincerà a trovare il coraggio di dire “non possumus”.
E’ notizia di oggi che nella Chiesa Cattolica esistono ancora 5 cardinali: i loro nomi li conosciamo bene, tutti: Muller, Burke, Brandmuller, Caffarra, De Paolis (più l’arcivescovo Vasil). Costoro hanno trovato il coraggio di scrivere un libro per ricordare a Kasper e soci che quanto insegnato nel Vangelo dal Verbo Incarnato non può essere cambiato da nessuno, ma proprio da nessuno. E, cosa ancora più importante, hanno trovato il coraggio di ricordare a qualcun altro che non si può permettere il lusso di insegnare cosa sia la misericordia a venti secoli di papi, santi, padri, dottori e teologi che lo hanno preceduto. E nemmeno a Colui che è la Misericordia.
“La misericordia non è dispensa dai sacramenti”. Appunto. Dove sono gli altri cardinali e arcivescovi che in privato dicono lo stesso (e molto peggio) ma tacciono in pubblico? IN PIEDI! Questi sono i giorni della Verità e del coraggio, non dei calcoli per la carriera.
E non c’è sinodo che tenga dinanzi a Costui… I conti si fanno sempre alla fine.
Massimo Viglione