«Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma»
Antoine Lavoisier.
Chi pensa che lo scenario futuro si manifesterà solo grazie all’energia, alle tecnologie e ai nuovi materiali si sbaglia!
Oggi, come non mai, si assiste ad un ritorno, per così dire “al primordiale”, dimostrando come le soluzioni più brillanti, frivole e creative si svelano, come per magia, attraverso una sempre più viva metamorfosi di materie, che apparentemente destinate ad un determinato utilizzo, finiscono sempre per trascendere, trasformandosi in creature “nuove”.
Una riflessione importante, che trova spazio nelle nuove frontiere della creatività: gioielli, moda e design, testimoniano sempre più questo profondo aspetto.
Che sia per un intenso desiderio di “risparmiare” il nostro pianeta da un collassato destino di consumismo, oppure per un bisogno interiore di fresca innovazione e di evoluzione etica, al giorno d’oggi si assiste ad un bisogno quasi tangibile di ricongiungersi con la nostra adorata Madre Terra.
Così, nuove personalità di eco-designer, trovano sempre più spazio nel mondo ECO. Uno fra i settori in evoluzione rispetto a questo profondo tema, è sicuramente il settore gioiello. Anelli, orecchini, collane, bracciali e spille trascendono la loro “preziosa essenza” in materiali non convenzionali e assolutamente ecologici. Così, elementi del mondo naturale, si “elevano” diventando oggetti di ornamento.
È il caso di Hafsteinn Juliusson, che crea la Growing Jewellery , una linea tutta “green”, di gioielli. Living Ring, anelli da indossare e “coltivare” ne sono l’esempio.
Ceca Georgieva, è un artista che incarna perfettamente il concetto di gioielleria “green” attraverso le sue collane, create esclusivamente utilizzando rami e foglie di varia specie. Ritmo e movimento gli aspetti più interessanti delle sue creazioni, dati dalla volumetrica morbidezza dei materiali trattati.
La stessa Georgieva sostiene: “Lavorare con materiali naturali mi porta non solo gioia ma anche molta saggezza. Anche nel più piccolo pezzo di erba è incorporata la propria storia, il proprio significato e scopo”.
La stessa filosofia viene riscontrata nelle opere di Paula Hayes autrice delle Living Necklaces; le collane viventi! Sono delle collane in continua “crescita” realizzate con l’ausilio di terriccio e piccole piante.
Altro esempio di estrema singolarità sono i gioielli di Sarah Hood, creazioni dove materiali come vetro e argento, convivono con foglie, ghiande, piantine grasse, spezie e altri materiali naturali.
La Hood sostiene: “Nel corso degli ultimi anni ho raccolto centinaia di forme organiche che sono interessanti per me, in qualche modo, sia per la forma, accattivante, la perfezione della forma, o il colore sorprendente. Sono ugualmente interessata a materiali interi e in decomposizione, e pezzi che variano nel formato, da pigne giganti ai semi di spezie più piccoli. [...] I miei gioielli organici vengono da un desiderio di abbracciare la permanenza del mondo naturale intorno a me. Invece di lamentarsi della caducità della vita, questo gioiello la celebra, trasformando il decadimento in bellezza e lirismo, fragilità in una forza di scopo.”
La “Natura” da sempre uno dei temi più apprezzati dalle grandi Maison di gioielli per forma, colore e morbidi volumi, oggi incarna non solo l’ispirazione degli artisti ma anche la materia prima dei tanto amati ornamenti.
Ylenia Parasiliti