In un Paese, il nostro, in cui i lettori di libri sono da cercarsi con il lumicino i dati relativi al 2014 con 820mila persone [-3.4%] che sono uscite dal mondo della lettura, portando al 41% chi legge almeno un libro all’anno, hanno fatto suonare più di un campanello di allarme all’Associazione Italiana Editori che ha lanciato #ioleggoperché, iniziativa nazionale di promozione del libro e della lettura rivolta ai futuri lettori, fondata sulla passione dei lettori di ogni età ed estrazione che culminerà Il 23 aprile in occasione della giornata mondiale del libro e del diritto d’autore.
Per realizzare l’obiettivo si affida ai “messaggeri”, alle persone, e soprattutto alla gamification. All’interno del sito infatti esiste un’apposita area costruita ad hoc con una serie di missioni nella migliore tradizione del gioco.
Dopo essersi registrati si riceve già un primo bonus di premio per essere divenuti “messaggero di primo livello. Il collegare i propri account social — Facebook, Twitter & Instagram — frutta 250 punti per ciascuno di questi. Seguono diverse missioni che hanno sempre fondamentalmente l’obiettivo di generare buzz, passa parola, sia online che off line.
Oltre all’eccessivo accento posto sulla diffusione dell’iniziativa, su appunto la generazione di buzz, l’altro limite consiste in un game design eccessivamente basico e senza né una progressione nelle difficoltà di gioco né nei relativi punteggi.
Si tratta comunque di un’iniziativa interessante che dalla mia prospettiva non posso che augurarmi che faccia da apripista ad altre, possibilmente meglio strutturate, vincendo ignoranza e pre-giudizi che sono ancora molto diffusi sul valore della gamification in ambito editoriale ed informativo.
![Gli Editori Italiani si Affidano alla Gamification Io Leggo Perchè](http://m2.paperblog.com/i/271/2710963/gli-editori-italiani-si-affidano-alla-gamific-L-HlPfmG.jpeg)