Roberto è un manager di un’azienda multinazionale dell’informatica. Ha scalato negli anni, gradino dopo gradino, le gerarchie aziendali. Ormai vicino al vertice, un banale malfunzionamento in uno dei sistemi di cui è responsabile causa la sua caduta. In breve passa tra coloro che sono collocati in una sorta di limbo, in attesa della prima ristrutturazione che ne decreterà l’eliminazione dai ranghi aziendali. Improvvisamente si rende conto di avere sacrificato la sua vita, famiglia compresa, per un sogno di potere insensato. Da qui comincia la sua faticosa ricostruzione esistenziale, che lo porterà, attraverso avventure e disavventure, a una faticosa presa di coscienza dei propri limiti umani.
Brillante e divertente come pochi romanzi scritti negli ultimi anni, innovativo nella forma narrativa, “Gli errori di un samurai” tenta di descrivere la realtà del nostro tempo, e soprattutto un mondo del lavoro che è ormai infinitamente lontano da quello delle ferriere o dei campi narrato dalla letteratura del novecento. Un mondo complesso che è difficile descrivere, non però per Rezzuti, che riesce a farlo con rara maestria. Il contrasto tra la vita aziendale, astratta e irreale, e la concretezza di un’esistenza ancora possibile, a contatto con la natura, è uno dei temi meglio riusciti del romanzo. Un libro da leggere assolutamente.
Magazine Cultura
Potrebbero interessarti anche :