
Gli ETP, Exchange Traded Products, sono dei fondi a gestione passiva caratterizzati da una diversificazione sul mercato. Rappresentano una sorta “paniere” di prodotti finanziari che include al suo interno i fondi ETF, ETC ed ETN.
Il primo ETP risale alla seconda metà del 1700 e fu inventato da un mercante olandese al fine di aiutare i piccoli investitori, che unendo i loro capitali poterono rilanciarsi sul mercato, aumentandone la liquidità con rischi minori.
Si tratta di un veicolo d’investimento “alternativo”, che segue le performance di una selezione di beni correlati, come indici, materie prime o valute, replicando un mercato sottostante. Gli ETP nascono dunque per raggruppare i vantaggi di diversi altri strumenti di trading.
GLI ETP sono scambiati su borsa regolata, e sono quotati continuamente nell’arco della giornata come per le normali azioni, è possibile dunque negoziarli in qualsiasi momento durante le ore di apertura dei mercati, la loro performance non supera mai quella del mercato di riferimento. Diversamente dalle normali azioni possono essere configurati in modo da seguire più beni.
Come detto in precedenza, la definizione globale di questo prodotto di scambio comprende gli ETF, gli ETC e gli ETN.
- Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono fondi quotati in borsa in tempo reale, seguono quindi gli indici di mercato, è possibile dunque in questo modo conoscerne il valore in ogni momento della giornata e acquistarli più velocemente. Il loro valore è legato a numerosi titoli tra i quali gli indici azionari e le obbligazionari. Nel trading online con i CDF si può anche investire sugli ETF.
- Gli ETC (Exchange Taded Commodities) sono fondi legati all’investimento in materie prime sui quali possono puntare anche i piccoli investitori, a differenza degli ETF con gli ETC è possibile investire anche su una singola materia prima.
- Gli ETN (Exchange Traded Note) seppur replicando il valore degli indici, non sono legati ad alcun titolo non garantiscono quindi alcuna proprietà diretta sui titoli di mercato, essendo legati al successo dell’emittente. Se un emettitore di ETN fallisce, non si ha la stessa garanzia di credito assicurata ai possessori di ETF.
Solitamente solo i grandi investitori istituzionali negoziano le azioni di un ETP direttamente con il gestore del fondo, solo successivamente essi agiscono come operatori indipendenti permettendo ai singoli investitori di negoziare gi ETP con loro sul mercato secondario.
Terminiamo questo “viaggio” nel mondo degli ETP elencando una serie di vantaggi di cui essi godono:
- Consentendo di riunire in un’unica transazione tutte le operazioni che altrimenti andrebbero condotte su una serie di singoli beni diversi. L’ETP, oltre a ridurre le spese di commissione, trattandosi appunto di una sola transazione, permette di raggiungere più facilmente l’obbiettivo di prezzo desiderato per l’insieme di beni a cui si è interessati.
- Le quotazioni continue danno la possibilità di negoziare in qualsiasi momento della giornata consentendo così di raggiungere più facilmente un particolare obbiettivo di prezzo.
- In alcuni casi gli ETP rappresentano l’unico modo per negoziare in mercati di difficile accesso.
- Con gli ETP è possibile beneficiare di vantaggi fiscali in base al paese in cui si intende negoziare.
- Garantiscono una diversificazione grazie alla loro capacità di controllare un paniere di beni in un’unica transazione.
- I provider di ETP pubblicano quotidianamente i componenti dei loro fondi, garantendo così trasparenza.
Francesco Fucà