Firenze, 2 febbraio 2013 – ‘Il contenzioso che ha visto 8 lavoratori del Maggio impegnati nella difesa del proprio posto di lavoro e’ stata una lezione di onesta’, dignita’ e creativita’ per tutta la politica fiorentina”.
Lo dicono in una nota gli ormai ex licenziati del Maggio Musicale fiorentino, reintegrati in base all’accordo firmato il 31 gennaio, ultimo giorno, dai sindacati e dal sindaco Matteo Renzi che aveva firmato i licenziamenti.
”Con la semplicità dei nostri slogans e la tenacia della nostra volonta’, abbiamo saputo difendere il diritto inalienabile al proprio posto di lavoro calpestato dall’arroganza interpretativa e dalla ottusita’ manageriale di chi, incapace di gestire una istituzione come il Maggio, ha finito per scaricare le responsabilita’ di una crisi sui lavoratori”. ”Si sono scontrate la dignita’ di chi si sentiva ingiustamente privato del proprio diritto al lavoro e l’arroganza di certa politica.
Alla fine, la tutela delle Istituzioni e la garanzia della rappresentanza hanno prevalso sull’arbitrio”, scrivono i lavoratori reintegrati” che hanno voluto ringraziare, la stampa e i media, i loro colleghi ”che con il loro sostegno e i loro sacrifici hanno permesso il nostro rientro”, a chi ha mediato al posto di ”avrebbe dovuto farlo”, alla Provincia di Firenze e alla Regione Toscana e alla ”Curia che ha saputo leggere la valenza sociale della nostra vicenda”. ”Torniamo al lavoro – concludono – orgogliosi di questa esperienza e arricchiti dal calore della solidarieta’ di quanti ci hanno sostenuto”.
fonte : LA NAZIONE