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Gli immobili ora si acquistano collettivamente!

Creato il 16 ottobre 2012 da Lamiaeconomia

Gli immobili ora si acquistano collettivamente!

Gli immobili ora si acquistano collettivamente!


L’acquisto collettivo sbarca nel mondo degli immobili. In Spagna, dove gli appartamenti vuoti sono quasi sei milioni, sempre più compratori si uniscono per ottenere un prezzo migliore. E i siti web dedicati spuntano come funghi.
L’impresa è di quelle titaniche: rianimare l’agonizzante mercato immobiliare spagnolo. Il modo per riuscirci invece trae spunto dal successo dei gruppi di acquisto online: Groupon, Groupalia e simili. L’idea, che sta spopolando tra le agenzie immobiliari spagnole, è di provare a sostituire ai buoni per hotel o per il dentista, la vendita di appartamenti. Aggregare la domanda di immobili in una determinata area per spuntare degli sconti che rendano l’acquisto dell’appartamento e la firma del rogito attraente. I potenziali compratori si conoscono su internet e negoziano collettivamente il prezzo degli appartamenti. Ognuno compra il suo, non si tratta di dividere lo stesso tetto, ma acquistano collettivamente. L’unione fa la forza, perché per un’agenzia immobiliare non è la stessa cosa vendere un appartamento singolo o chiudere, con una sola trattativa, anche dieci contratti in una volta sola. E se i compratori si uniscono sul web, il potere contrattuale cresce e i prezzi calano, “da 10 al 35 per cento”.   Per trovare uno sbocco sul mercato ai milioni di appartamenti oggi invenduti in Spagna promotori e gruppi immobiliari stanno provando di tutto. C’è chi, come Banesto, ha messo in vendita migliaia di appartamenti allo stesso prezzo in cui si vendevano nel 1990. Questi nuovi portali di acquisto collettivo - Grupeate e Compramospiso sono i più famosi – permettono anche ai costruttori di medie dimensioni, di offrire ai potenziali clienti degli sconti concorrenziali, riducendo i prezzi di transazione grazie alle vendite di gruppo e alle minori spese sostenute grazie all’intermediazione fatta online, almeno nelle sue fasi iniziali. Seguono poi le visite agli appartamenti che, ovviamente, si fanno di persona. Ma anche qui, la possibilità di poter sommare la forza di più acquirenti permette agli acquirenti di risultare più interessanti agli occhi del venditore.   Gli ultimi dati dicono che in Spagna ci sono tra cinque e sei milioni di unità abitative libere. Di queste, un milione e seicentomila sono appartamenti ancora in fase di costruzione ma il cui cantiere è stato bloccato perché non ci sono prospettive di vendita. Qualche buona notizia però c’è: in agosto, per la prima volta dopo 18 mesi di crollo costante, le compravendite immobiliari sono tornate a crescere di 6,2 punti percentuali. Secondo gli analisti però il dato potrebbe essere viziato dai nuovi provvedimenti annunciati da Rajoy, come l’aumento dell’Iva e l’azzeramento delle deduzioni fiscali per l’acquisto di immobili. Entrambe le misure entreranno in vigore a partire dall’anno prossimo e, per questa ragione, i compratori sono stati spinti ad accelerare gli acquisti che, tra pochi mesi, saranno gravati da maggiori tasse.   Fonte: La Stampa http://www.lastampa.it/2012/10/15/economia/spagna-la-casa-la-compriamo-insieme-anche-l-immobiliare-scopre-groupon-F2drRcQ89865UQrLlKT7tJ/pagina.html
Dott. Fabio Troglia 

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