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Gli imprenditori e la crisi: rabbia, fatica e tenacia, ma indomiti!

Da Deianaste
Gli imprenditori e la crisi: rabbia, fatica e tenacia, ma indomiti!

Foto di Geomangio - Creative Commons Licence

Rabbia, fatica, tenacia, sono i tre ‘stati d’animo’ che gli imprenditori intervistati con l’indagine Bottom-up di CNA Gallura hanno maggiormente segnalato come condizione soggettiva. In sostanza grande disagio personale, ma anche forte determinazione variamente espressa per sconfiggere la crisi.
Finora sono stati intervistati oltre 200 imprenditori su un campione di 360, dando voce a quasi tutti i settori economici del territorio: 15% dell’agricoltura, 16% del manifatturiero, 24% delle costruzioni, 22% del commercio, 28% dei servizi. A settembre verranno completate le interviste anche negli altri settori. Per il momento ecco alcune prime evidenze interessanti. Molti coloro i quali che al termine dell’intervista hanno ringraziato per “averci ascoltato e aver dato sfogo alla nostra rabbia”.
Sì, rabbia per il 33% degli attuali intervistati: “Non ne posso più di lavorare in un mercato dove vince solo chi fa concorrenza sleale e dove chi cerca di operare nella legalità si trova a dover pagare delle tasse assolutamente improponibili!” E ancora: “Gli studi di settore sono del tutto ingiusti. Non è possibile che nel mio paese debba pagare le stesse tasse chi ha un negozio come il mio nel centro di Olbia!”.
Alla tutto ciò si associa inoltre un forte senso di fatica, soprattutto per l’incertezza del futuro, che viene segnalato dal 28% degli intervistati: “Siamo davvero stanchi della troppa burocrazia”, ci dicono in moltissimi; “ho vissuto l’incubo di una denuncia perché avevo dimenticato un asterisco” oppure “ho dovuto assumere una persona al solo scopo di seguire gli aspetti burocratici, perché se sbaglio una virgola scatta la sanzione”.
Ma c’è anche più di 1/5 degli imprenditori intervistati pari a oltre il 20% che dichiaratamente non vuole cedere, anzi, sottolinea la tenacia con la quale intende rilanciare le attività. Ecco alcune loro affermazioni e commenti: “siamo imprenditori e non possiamo rassegnarci”; “sono troppo affezionata al mio lavoro, è una vita che lo faccio”; “andiamo avanti comunque, abbiamo la passione per la campagna e crediamo nel nostro lavoro”; “é indispensabile unirci e lavorare insieme, anche se sappiamo quanto sia difficile collaborare tra imprenditori.”
Tutto ciò si mischia poi con altri ‘stati d’animo’ ancor più positivi come “coraggio” e “bisogno di collaborazione” sui quali occorrerà agire per sconfiggere insieme la crisi.
E voi come vi sentite? Qual è il vostro stato d’animo?  Provate a raccontarlo su questo blog.
La redazione, 30 Luglio 2010


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