Abbiano in tutte queste settimane tenuto un doveroso rispetto per il candidato Coso, anche di fronte alle scialbe e ripetitive bischerate del suo monologo che ci ricordano tanto la Vanna Marchi.
Il frignare iniziale sulle regole si era sgonfiato"Ringraziamo il segretario Bersani. La giornata di oggi dimostra che abbiamo fatto bene ad avere fiducia in lui". Queste parole sono del Reggi, il capo dello staff di Renzi, nel giorno dell ’Assemblea del partito all’Ergife. Visto che il Coso non si è degnato di essere presente.Archiviata la rottamazione perchè non tira più di tanto, non ne azzecca più una. Dal "Io sto con Marchionne senza se e senza ma” al “Marchionne ci ha preso in giro”; il figurone della segretissima cena off-shore con banchieri e i finanzieri, paradisi fiscali e isole Caiman incorporate; il “suo” Pd potrebbe arrivare al 40%, mentre Mentana lo dà al 12%; il “scivolamento a sinistra” di Bersani, ecc... Si assiste ad un arrembaggio vero e proprio, per cercare non solo di ostacolare e sputtanare le primarie, ma ad atteggiamenti che hanno il sapore della lotta contro un solo bersaglio, il PD. Così Coso il Bischero si attacca al Garante della Privacy, un evidente ulteriore passo per rompere e trasformare uno strumento di democrazia e di partecipazione straordinario come quello delle le primarie in un casino. Quando si arriva alle carte bollate vuol dire che si è in una vera e propria crisi nei sondaggi e il panico avverte che stiamo perdendo.Coso non sa più dove sbattere la testa. La privacy non c'entra niente di niente, si vuole solo che alle primarie del centrosinistra possano venire a votare persone incappucciate a dare una mano. Se si procede in questa direzione il Coso se perde dirà che le primarie erano truccate. Scomettiamo?Ps: Che chi vota Renzi possa vergognarsi di farlo sapere in giro lo capiamo e ha tutta la nostra comprensione. GPS