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Non ci sono i tassisti, i camionisti, gli studenti che contestano Napolitano (visto come responsabile della politica di Monti).
Ci sono anche quelli che contestano tagli in modo meno palese, più nascosto, quasi che si vergognassero , in questo periodo di recessione e crisi, delle loro proteste.
Sono i parlamentari della lista di Consolo, quelli contrari ai tagli del loro vitalizio.
Hasta al vitalizio siempre!!
Perché è vero che è il momento dei sacrifici e che siamo sulla stessa barca. Che è il momento della coesione, dello scatto di dignità ... e di tutte queste sciocchezze. Ma è altrettanto vero che con questi parlamentari (che fingono pure di essersi tagliati lo stipendio), non possiamo aspettarci nulla di diverso.
E l'indignazione monta. E dopo i forconi, c'è l'altrettanto ignota protesta dei sindaci.
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