Il romanzo di cui sto parlando è uscito a giugno, ma è arrivato nelle mie mani solo in questi giorni, si tratta di un altro capolavoro di Elizabeth C. Gaskell, autrice nota in Italia soprattutto per Nord e Sud (come molti di voi sanno), Gli innamorati di Sylvia (Sylvia's lovers – 1863) scritto dopo un viaggio a Whitby, background della storia della protagonista.
Vi lascio alla scheda del libro e mi dedico alla lettura e alla prossima recensione. Buona lettura!
'Gli innamorati di Sylvia'
Elizabeth C. GaskellTitolo or.: Sylvia's lovers Autrice: Elizabeth Gaskell
Traduzione di Mara Barbuni
Editore: Jo March Agenzia Letteraria
Collana: Atlantide
Data di Uscita: 6 giugno 2014 (I edizione) Prezzo: € 15,00 – Amazon € 12,75
Pagine: 576 brossura
ISBN: 9788890607660 < COMPRALO QUI > Trama Nel novembre del 1859, senza rivelarne le ragioni, Elizabeth Gaskell trascorse una vacanza di quindici giorni nella nebbiosa Whitby, una cittadina sulle coste dello Yorkshire. Qui fece lunghe ricerche sulla caccia alla balene, sull’arruolamento forzoso dei marinai nelle flotte britanniche durante le guerre contro la Francia e sulle ribellioni popolari che si opposero alla coscrizione. Al suo ritorno a casa iniziò a scrivere un nuovo romanzo. Così Whitby diventò Monkshaven, conservandone tutto: l’abbazia, il porto, le fattorie, il respiro del mare e l’abbraccio delle brughiere. La sua penna si mise ancora una volta a narrare appassionatamente la storia degli umili; la storia più triste che avesse mai scritto, come la stessa Autrice definì il racconto di Sylvia Robson e dei suoi due innamorati, Charley Kinraid, l’impavido e virile ramponiere, e Philip Hepburn, il commesso che vive dietro il bancone di una bottega e passa le ore a misurare stoffe e a calcolarne il costo. Ma la realtà non è mai interpretabile in modo univoco, gli eventi si susseguono imprevedibili e mutano le persone. Solo il mare, che Sylvia contempla immobile sulla spiaggia, rimane sempre identico a se stesso, con il fragore dei suoi flutti impetuosi, con il suo linguaggio che parla di eternità.
L'Autrice
Elizabeth Gaskell (1810-65) è autrice di raffinate opere letterarie come Mary Barton (1848), in cui ha rappresentato l’ambiente operaio di Manchester; Ruth (1853), che racconta la perdizione dell’eroina protagonista nella società perbenista di epoca vittoriana; North and South (1855), monumentale affresco che ritrae le trasformazioni sociali in atto in Inghilterra in seno alla rivoluzione industriale. Per commemorare l’amica Charlotte Brontë, la Gaskell scrisse la sua biografia, pubblicata nel ’57. Morì improvvisamente mentre si accingeva a comporre il penultimo capitolo dell’incompiuto Wives and Daughters.