Su immigrati, sbarchi, accoglienza, crociate, intolleranza, Italia, Europa, Cronache di Costume soprassiede, tace, si chiude a riccio.
Francamente il veemente e sguaiato chiacchiericcio, a destra e a manca, gli scudi alzati e le braccia aperte per partito preso, le incoerenze, gli orrori, le facilonerie sono talmente approssimativi, idioti, inutili, sbracati e devianti che qualsiasi pacato ragionamento passa inosservato, resta inascoltato, non genera alcuna attenzione.
Quello che invece posso urlare, giusto perché a toni sensati nessuno si sintonizza, è che non vedo l’ora che, comunque la pensiate sulla questione, maturiate la voglia di liberarvi dagli invasori occulti. Che poi tanto occulti non sono, basta imparare a vedere. Sono quei laidi tarli che hanno fatto presa sui nostri cervelli infiacchiti dalla pigrizia e dai problemi. Ovvero coloro che ci sguazzano, nella nostra confusione, nella nostra debolezza, nella nostra ignoranza. E non solo. Pure nella nostra labilità umana e culturale.
Non mi schiero. Invoco solo presenza di spirito e cervello, accidenti. Senza onestà intellettuale non c’è che pantano. Pro e contro, storia, andamento sociale, risvolti economici, aspetti emotivi. Tirate in ballo quello che volete ma formulate pensieri coscienti invece di bere le idee altrui a occhi bendati e gusto in stand by. Se ce la fate aggiungete pure una manciata di malizia e di lungimiranza egregiamente mescolate. I paladini di una o dell’altra posizione, potete starne certi, fanno tanto baccano ciascuno per qualche tornaconto (chiamatelo ideologico o come diavolo vi pare), noi di strada magari saremmo capaci di comprendere più e meglio se ce ne ricordassimo.
Serenamente. Che, insomma, può anche non andarmi a genio che prevalga un indirizzo o l’inverso, ma sarà certamente più facile e giusto accettarlo se lo riconoscerò autenticamente consapevole.
Ecco, dovremmo essere forti e uniti per mettere al bando gli invasori occulti: ciarlatani a tasche piene, potere in mano, pelo sullo stomaco e battito cardiaco azzerato.
Irene Spagnuolo
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7 maggio 2015 - Autore: Irene Spagnuolo