Vendite giù del 6,6%, ma prezzi fermi
In italia si sta verificando una diminuzione per quanto riguarda la compravendita delle case: il 2011 è infatti iniziato con un -3,7% nel primo trimestre e addirittura un -6,6% nel secondo. Le prospettive per il terzo trimestre, che sta terminando, non sono diverse.
A ciò consegue un’ inevitabile forte flessione delle richieste di mutui: -14% a luglio, -18% ad agosto. Questo trend va avanti da ormai quattro anni (nel triennio 2007-2009 la perdita secca è stata del 30%), con un’ eccezione, seppur breve, di due soli trimestri dello scorso anno che hanno fatto registrare una leggera crescita.
Il ritorno della crisi economica ma soprattutto la politica restrittiva delle banche nell’erogare mutui hanno scoraggiato le famiglie e le hanno spinte a tirare il freno a mano, rinviando la richiesta di finanziamenti a momenti più favorevoli e propizi.
Come appena detto la frenata delle compravendita degli immobili è dovuta principalmente al sistema bancario, il quale ha nuovamente ristretto le erogazioni concedendo una percentuale di finanziamenti che mediamente non arriva al 65% del valore dell’immobile. Conseguenza evidente è che le giovani coppie soprattutto hanno così dovuto rinunciare molto spesso all’acquisto della prima casa.
Il paradosso tutto italiano sta nello strano e misterioso meccanismo per cui, nonostante la netta diminuzione dei rogiti, i prezzi restano sostanzialmente fermi (ricorda un pò quell’oscuro meccanismo per cui pur scendendo considerevolmente il prezzo del petrolio la benzina comunque mantiene prezzi elevati). fonte