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Gli italiani devono scomparire

Da Marta Saponaro
Questa notizia è stata pubblicata nel sito controinformazione. La parte più brutta non è quella di questo blogger è quella del giornale Secolo d'Italia che ha scritto l'articolo senza mettere firme, scrivendo all'inizio di redazione, e poi aggiungendo nello scritto che tutto quello che si leggeva era stato redatto nel blog controinformazione curato da Luciano Longo scritto anche in grassetto.
Voi a questo punto cosa pensate? Se condividevano la notizia, che poi pubblicherò, come minimo avrebbero dovuto metterci la faccia! Può invece essere una denuncia che magari qualcuno condivide ma è impaurito dal sistema e così ha usato questo escamotage per divulgare la notizia.
Comunque sia è una nota da non lasciar morire nei meandri della rete perché effettivamente si sta già svolgendo sotto i nostri occhi quindi ve la rimbalzo sul mio blog. Se volete vedere la veridictà di ciò che ho scritto a proposito del giornale on line Secolo d'Italia cliccate sul titolo e verificherete.
PIANO OCCULTO PER L'ITALIA
La popolazione italiana è destinata all’estinzione? Vengono i brividi a  leggere il Piano di “ripopolamento”preparato dall’Onu per l’Italia: entro il 2050 dovremo accogliere, secondo i “cervelloni” delle Nazioni Unite, 35 milioni di stranieri. Se ci va bene. Non si tratta di uno studio “neutrale”, ma di un progetto che si inserisce nella strategia di mondializzazione portata avanti dal potere globale. La denuncia viene dal sito Controinformazione.info. «I cittadini italiani non sono ancora consapevoli di cosa si stia preparando alle loro spalle», denuncia Luciano Lago. Ma vediamo, nel dettaglio, di che si tratta. Una “soluzione” sbagliata al problema demografico
«Redatto dal Dipartimento degli Affari sociali ed economici dell’Onu, in questo studio vengono analizzati i movimenti migratori a partire dal 1995 e, attraverso modelli matematici, vengono prospettati diversi scenari che prevedono per l’Italia la “necessità” di far entrare tra i 35.088.000 e i 119.684.000 immigrati, principalmente dall’Africa, per “rimpiazzare” i lavoratori italiani». È questa la semplice e “comoda” soluzione delle élites mondialiste per risolvere il problema demografico, non solo dell’Italia, ma del resto d’Europa. L’Onu non segue insomma la via più logica e più semplice per affrontare la crisi dei Paesi che fanno pochi figli: cioè una politica natalista sostenuta da politiche mirate al sostegno della famiglia, delle donne lavoratrici, dei giovani in cerca di prima occupazione. No, tutto ciò sembra troppo “politicamente scorretto”. E allora vai con la politica delle porte  aperte.

L’allarme lanciato da Ida Magli

Nell’articolo di Lago si chiamano in causa «il livello di complicità dei governanti ed esponenti politici nazionali» e si ricordano gli allarmi lanciati dalla scienziata e antropologa Ida Magli sul prossimo avvento dell’«africanizzazione dell’Italia». Ogni appello è risultato vano: «La scienziata è stata emarginata dagli ambienti ufficiali della cultura e della docenza poichè le sue affermazioni sono ritenute non allineate al pensiero politicamente corretto». Quello che fino od oggi ci era parso un incubo, potrebbe diventare la dura realtà per le future generazioni di italiani.
Dal blog controinformazione:
il vero articolo:

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