(La inserisco qui anche se risale al 2010, perché è un perfetto esempio di come l'informazione sulla Turchia in Italia - la fonte è il blog di una giovane antropologa, residente in modo intermittente a Istanbul - viene sistematicamente distorta da posizioni politico-ideologiche di sinistra anche estrema: in questo caso, dall'anti-berlusconismo che si trasforma automaticamente in anti-erdoganismo.)
Anche qui, come in Italia, mi chiedo come si faccia a votare e credere in una figura come l'attuale primo ministro. Ho pensato di chiederlo al tassista, che alle 4 di notte ci portava a casa[...]
Stupita da tanto entusiasmo e soddisfazione, ho inferito che allora anche politicamente avevo di fronte un cittadino soddisfatto (non ne avevo ancora incontrato uno). così mi sono azzardata a chiedere: "Ma il referendum?" e lui deciso "EVET" quasi stesse già apponendo il suo timbro sulla parola che significa SI' (e sì, qui i referendum si fanno coi timbri, mica matitine e crocette). E allora, resa coraggiosa dal suo impeto, ho chiesto: "Perché?" . E la risposta è stata: " Perché non vogliamo più colpi di stato. " Allora ho soggiunto di avere letto che in realtà si sarebbero potute fare modifiche più mirate alla Costituzione, se questo fosse stato il vero intento della riforma, ad esempio l'articolo... e il tassista: "Io non lo so, ma ogni cosa che fa Tayyip -dunque chiamandolo per nome- per me va bene, io mi fido, perché prima di Tayyip tutto era caotico, non funzionava niente, ma ora che c'è Tayyip è tutto perfetto" discorsi che hanno un certo eco nella mia memoria, e che mi hanno fatto pensare alle reazioni dei berlusconiani dopo il terremoto in Abruzzo. Allora gli chiedo se anche Berlusconi gli piace. E lui annuisce con veemenza. E ritorna a tessere le lodi di questo Berlusconi d'Oriente.Questa voce è stata pubblicata in disinformazione, politica interna, Turchia. Contrassegna il permalink.