Siamo a metà luglio, è tempo di vacanze, e di indagini di mercato che vengono fatte per capire come, e se, gli italiani stiano andando in vacanza. Per colpa della crisi, molti modelli di ferie sono cambiati. C’è chi ha deciso di anticiparle a giugno o posticiparle a settembre, chi invece le accorcia. Ma nessuno – pare – ha deciso di rinunciare se è vero che il 64% di italiani ha deciso di partire per circa 11 giorni di vacanza (Dati Confesercenti). Pare che finalmente dopo tanti anni, ci sia una piccola crescita! (+6%).
In compenso ci sono alcuni comportamenti legati alle vacanze che fanno riflettere, sul fatto che gli italiani si stiano rendendo consapevoli che vivere bene sia una condizione da rispettare sempre, anche nel tempo libero e in vacanza. Questo si traduce in una voglia di maggior contatto con la natura, col mare o la montagna, ma anche con l’idea di mangiare più leggero, più sano e magari comprarsi prodotti tipici locali da poter gustare durante l’inverno… Vediamo un po’ alcune di queste ricerche cosa ci dicono.
Più frutta, meno lasagne!
Una indagine per Coldiretti realizzata da Ixé che analizza appunto gli italiani e il mangiare quando si è a giro, evidenzia come durante le vacanze gli italiani siano ancora molto legati all’idea del pranzo a sacco, ovvero panino, frutto o altro da portarsi dietro sia nelle città d’arte, che in spiaggia. Un po’ per risparmiare, un pò per essere sicuri di mangiare qualcosa che viene da casa propria, magari cucinato in casa (chi ha un appartamento spesso prepara piatti freddi, come insalate di riso o farro). Secondo l’indagine pare che il 48% degli italiani ricorra al pranzo portato da casa.
In particolare, come pranzo per una giornata in spiaggia, l‘ideale è una macedonia, per il 29% degli italiani, ovvero un 1 italiano su 3; al secondo posto (26%) la classica insalata di riso e la caprese (20%) ovvero pomodoro e mozzarella. Insomma la scelta va verso piatti sani, ricchi di vitamine e sali minerali. Solo l’1% continua a preferire piatti più pesanti come le lasagne.
W i prodotti tipici locali
E’ interessante vedere che la spesa prevista per il cibo (quasi 5 miliardi, pari a 1/3 del budget previsto), superi quella per l’alloggio, ovvero il 25%. Segno che il mangiare bene, faccia parte della filosofia di vita di molti di noi. Questo vuol dire scegliere agriturismo con cucina biologica, oppure mangiare in ristoranti e trattorie tipiche, riscoprendo piatti della tradizione che non si mangiano tutti i giorni.
O ancora fare acquisti per portarsi a casa la mozzarella dop, il pecorino sardo, l’asiago solo per citare alcuni formaggi. Ma anche vini (Barolo, Chianti, Limoncello fra i preferiti), dolci, conserve e persino birre artigianali! Per 1 italiano su 4 il cibo è un souvenir da portarsi a casa!
Le Bandiere del Gusto
Anche per questo motivo Coldiretti da anni fa una mappa delle “Bandiere del Gusto” che per l’estate 2014 salgono ben a 4813. Questi riconoscimenti si basano sulle specialità gastronomiche locali. Ai vertici della classifica:
- Toscana (463)
- Campania (429)
- Lazio (386)
Credits foto: www.ioamofirenze.it