Gli obiettivi di un brand

Da Marcofre

Se una gita fuori porta prevede comunque un poco di organizzazione, il tuo brand varrà più di una gita. Quindi devi pianificare non dico ogni cosa (è impossibile…). Ma parecchio. Perché pianificare? Perché ti aiuta a comprendere che scrivere non è fuffa, ma davvero qualcosa di importante e soprattutto impegnativo.

Conosco l’obiezione: c’è pieno di scrittori e…

Lo so anche io, ma il 90% di costoro in realtà non è interessata a niente di davvero serio. Per costoro, scrivere, e la pesca alla trota sono la medesima cosa (e non rinuncerebbero mai e poi mai alla seconda). E comunque non devi preoccuparti degli altri: ma di te stesso.

Come diceva Flannery O’Connor, i motivi che inducono una persona (di certo con qualche rotella fuori posto), a scrivere, devono restare segreti. Sono affari suoi, fine della storia.

Spesso questo tipo di questione separa da quella più importante e che nessuno si pone seriamente; o se lo fa, fornisce delle risposte banali, o modeste. Perché essere ambiziosi, a quanto pare, non è educazione.

Gli obiettivi di un brand non possono che essere quelli di stare e restare sul mercato. D’accordo, stare sul mercato e restarci: molto stuzzicante, vero? Ma un obiettivo più vicino e meno fumoso? Eccolo: accorciare la distanza tra te e i lettori.

Lo scopo di un blog non può che essere questo. Il blog non ruba tempo alla tua voglia di scrittura. Né lo puoi affrontare con la mentalità del: “Proviamo”. Perché nel giro di 4 mesi lo abbandonerai a causa degli scarsi risultati.

“Accorciare la distanza” non significa spiegare che hai scritto un libro ed è in vendita. Né ribadirlo ogni giorno produrrà risultati. I lettori scapperanno a gambe levate. E scapperanno per un motivo molto semplice: non vedono il premio.

Siccome sono alla ricerca di teste pensanti, di voci autorevoli, quando non scorgono in quello che dici qualcosa da cui trarre profitto, tagliano la corda. Ma anche tu ti comporti alla stessa maniera, non fare quella faccia.

Ecco perché è necessario del tempo per ottenere dei risultati. Sia chiaro: “loro” sanno che tu vuoi piazzare il tuo prodotto. Però non vedono alcun beneficio nell’acquistarlo. Infatti non lo faranno.

Comunica in modo costante

Comunicare in modo costante, chiaro, affinché il proprio marchio (Marco Freccero, per esempio) diventi non solo conosciuto; ma autorevole. E autorevole sia per le cose che dice ma pure perché sono interessanti, e perciò da condividere perché si apprezzano. Ecco: tutto questo vuol dire fornire alle persone delle soluzioni ai loro problemi. Aiutarle a capire (quelle poche che davvero vogliono capire).

E quando presenterò loro la mia offerta commerciale (il mio libro), non scapperanno. Hanno sempre saputo che quello era il mio scopo, però ho dimostrato loro che valgo, ho un valore che desidero condividere e lo faccio.


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