Rientro quando il buio della notte ha appianato da ore i contorni e le dimensioni. Alzo lo sguardo, stanco ma curioso, verso le chiome esili e slanciate dei miei cipressi, che sento rumoreggiare, oscillanti sotto la spinta del vento.
Ciò che si apre ai miei occhi, sempre affamati di stelle, è un’infinita serie di meraviglie.