Chiara ha quattro anni, quasi cinque, e ha deciso di fare il mio ritratto. Guardando con attenzione si capisce che sono io, soprattutto dai capelli. E comunque si è impegnata tantissimo, bastava vedere come mi osservava attentamente prima di tracciare sul foglio i segni che riproducevano la mia immagine. Chi era presente, sicuramente più ferrato di me in tema di cartoni animati (ah, i vecchi e cari Supereroi!), dice che il ritratto somiglia più a SpongeBob. Non è vero, quello sono io. Non ci sono dubbi.
La mia cuginetta francese Eva, cinque o sei anni fa, ha invece immortalato l'attimo in cui il calcio diventa poesia. Per un "tocco" del genere, riprodotto fedelmente nel disegno realizzato in occasione del mio compleanno, fior di giocatori farebbero carte false.
Molti anni fa, un'altra bimba, che aveva più o meno l'età di Chiara, mi ritrasse invece con le sembianze del mio segno zodiacale. Chissà, magari un giorno le farò vedere il disegno che da allora custodisco come un portafortuna, piegato dentro la carta d'identità, e lei ricorderà.