Gli oceani del Pianeta sono la settima economia mondiale: hanno un valore di almeno 24mila miliardi di dollari, con un Pil annuo in termini di beni e servizi di 2.500 miliardi di dollari, più di Brasile, Italia, Russia e India. I dati arrivano da uno studio del Wwf, prodotto in collaborazione con il Global Change Institute dell’Università di Queensland e con il Boston Consulting Group. Invece di prosperare però gli oceani stanno vivendo un costante declino.
(onegreenplanet.org)
Gli oceani sono la settima economia mondiale. “Come azionisti responsabili, non possiamo aspettarci seriamente di continuare ad estrarre le sue risorse senza investire nel suo futuro” ha commentato Marco Lambertini, direttore generale del Wwf International. L’Unione Europea ha le sue responsabilità, in quanto maxi-consumatore delle risorse della cosiddetta “economia blu”.
La perdita delle risorse per gli oceani. Secondo il rapporto, oltre due terzi del valore annuale dei mari del Pianeta però dipende da buone condizioni di salute, ma la settimana economia mondiale sta perdendo le sue risorse chiave: il 90% degli stock di pesce sono sfruttati in toto (61%) o al di sopra delle possibilità (29%). In generale sono proprio le specie marine che non se la passano troppo bene, registrando un declino del 39% solo fra il 1970 e il 2010.
Al drammatico bollettino bisogna aggiungere poi che la metà dei coralli sul Pianeta è ormai scomparsa, così come un terzo della vegetazione marina, mentre il ritmo di deforestazione delle mangrovie è tre-cinque volte superiore a quello delle foreste. (ANSA)