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Gli operai Vinyls: “Istituzioni, vi sentite prese in giro?”

Creato il 08 ottobre 2012 da Cassintegrati @cassintegrati

Lo scorso 4 ottobre gli operai Vinyls di Porto Marghera occupavano il campanile di San Marco a Venezia, ottenendo l’impegno del sindaco a intercedere per sbloccare stipendi e cassa integrazione. Anche a Porto Torres – dove gli operai da un mese occupano la torcia del CVM – non si riceve cassa e stipendi da Giugno, e la scorsa settimana gli ipotetici compratori brasiliani si sono tirati indietro. Ci scrive Tino Tellini, ex operaio Vinyls e leader della protesta dell’Asinara. Sotto anche un estratto dalla lettera degli operai Vinyls. 

Gli operai Vinyls: “Istituzioni, vi sentite prese in giro?”

Operai Vinyls di Porto Marghera occupano il campanile di San Marco, giovedi 4 ottobre (foto esclusiva).


Argentino Tellini, ex operaio Vinyls.
Il 28 settembre doveva essere il grande giorno della Vinyls e invece è stata l’ennesima delusione. Il gruppo brasiliano che pareva interessato a rilevare Porto Torres si ritira dalla trattativa, prospettando in 55 milioni di euro la spesa complessiva per rilanciare gli impianti, bonifiche comprese. Da dove i brasiliani abbiano tirato fuori questa cifra ancora non si sa, tutti bocche cucite, compreso il loro mediatore, l’avvocato Mario Ghezzo di Tempio. Eppure tutto lasciava presagire qualcosa di buono: visite agli impianti, ottimismo, promesse. “Riavvieremo gli impianti, assumeremo tutti, anche altri operai, garantiamo la produzione per ben due anni”. Che cosa sia successo negli ultimi giorni a far cambiare idea ai brasiliani resta ancora un mistero. Un film già visto, con la società del Qatar Ramco e con la svizzera Gita, entrambe negli ultimi giorni fecero un dietro front clamoroso quando tutto sembrava a posto. La domanda sporge spontanea: che succede negli ultimi giorni di trattative per il riavvio delle produzioni Vinyls? C’è qualcuno che si mette di traverso e fa cambiare idea all’acquirente all’ultimo momento?

Gli operai Vinyls di Porto Torres

“Silenzio anche da chi ora dovrebbe invece parlare, segnalare, agire, reagire.

Il ministro Passera che secondo articoli mai smentiti “Seguiva personalmente la vicenda”, anche a colloquio con il vice presidente del Brasile. Non si sente quanto meno preso in giro?

L’assessore regionale Zedda che sotto la torcia dell’impianto CVM agli operai affermava “Di essere in costante contatto con chi rappresentava i brasiliani”. Anche lei, come i commissari, ancora inattesa che arrivino gli investitori. Non si sente quanto meno preso in giro?

Il sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa, coinvolto suo malgrado dagli stessi fantomatici brasiliani. Non si sente quanto meno preso in giro?

Il Presidente della Repubblica, della Regione, della Provincia, tutti, da sempre “Vicini alla vertenza, agli operai e alle loro famiglie”. Non si sentono quanto meno presi in giro?

I commissari straordinari che hanno dovuto perdere un altro mese per valutare una trattativa rivelatasi inesistente e che dovrebbero almeno segnalare a chi di competenza la turbativa sulla loro gestione. Non si sentono quanto meno presi in giro?

Noi operai diretti e parte lesa della vicenda, ci sentiamo PRESI IN GIRO, chiediamo solo di avere la risposta alla nostra domanda: chi ha manovrato ed ha avuto beneficio da tutto questo?”

 

di Redazione | @cassintegrati
(8 ottobre 2012)

Gli operai Vinyls: “Istituzioni, vi sentite prese in giro?”


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