Un organetto di Barberia sulla Place d’Aligre
I bambini parigini crescono spesso in piccoli appartamenti che non offrono molte opportunità di svago e non stimolano la fantasia.
In assenza delle meraviglie di Madre Natura e di campi abbandonati da percorrere in bicicletta, i piccoli parigini trovano magici spunti per la loro fantasia tra le strade della città.
Un’attrazione che accarezza particolarmente l’immaginazione dei più piccoli e che compare ancora oggi tra le vie di Parigi è l’organetto di Barberia (orgue de Barbarie) che prende nome dal suo inventore Giovanni Barbieri.
Conosciuto anche come organetto a rullo, questo strumento musicale meccanico, creato nel 1702, riproduce ingegnosamente il funzionamento di un organo in cui il suono parte dal movimento di una manovella azionata dal suonatore.
Al fine di stupire maggiormente gli spettatori, il suonatore portava spesso con se una scimmietta a cui affidava il compito di girare la manovella.
Gli organetti di barberia erano molto in voga tra le vie della capitale francese tra il XIX e gli inizi del XX secolo e oggi sfidano anacronisticamente il progresso dell’epoca moderna.
Il suonatore non deve possedere particolari qualità o capacità ma può accompagnare la melodia cantando o raccontando storielle per attirare l’attenzione del pubblico.
Seguendo il funzionamento dell’organo, il suono viene prodotto dal passaggio dell’aria attraverso una serie di tubi che corrispondono alle note musicali.
La differenza principale risiede nel fatto che non sono le dita del musicista ad azionare i tasti ma un sistema meccanico che, sulla base di un programma predefinito, riproduce una melodia.
La maggior parte dei modelli funzionano grazie a un cilindro munito di dentini che determinano la produzione del suono, altri modelli utilizzano un sistema di dischi o cartoni perforati.
Se passeggiando tra le vie della capitale francese vi imbatterete in un suonatore d’organetto che anima una piazza con il suono del suo insolito strumento, fermatevi un istante ad ascoltare la melodia e gustate il sapore agro-dolce del passato: avrete l’impressione di esservi tuffati dentro una cartolina d’epoca e di rivivere un tempo lontano.