Abbiamo provato i nuovi headset e l'eye tracker del produttore danese
Quella delle periferiche PC è una materia piuttosto variegata che lascia prima di tutto spazio al gusto soggettivo dei singoli giocatori piuttosto che a specifiche tecniche più o meno importanti che talvolta paiono del tutto ingiustificate. Tra i criteri di scelta, oltre alle esigenze personali, ci sono sopratutto quelli legati al prezzo: per molti videogiocatori alcune periferiche costano semplicemente troppo per il tipo di utilizzo a cui sono destinate e non sembra giusto spendere tanti soldi quando di base possono ottenere gli stessi risultati con un'accoppiata mouse e tastiera più economica che assolve comunque la loro funzione. Tuttavia è innegabile che ci siano aziende che da anni investono nella creazione di mouse, tastiere ed headset di fascia alta dall'ottima qualità costruttiva e dal design accattivante che sono apprezzate da giocatori di tutto il mondo. SteelSeries è sicuramente una di queste realtà, legata indissolubilmente alla qualità delle sue periferiche e, da un paio di anni a questa parte, alla presenza crescente nel mondo dell'e-sport con sponsorizzazioni di peso a team e tornei molto famosi che le garantiscono indubbiamente un forte ritorno d'immagine tra il pubblico degli appassionati. In occasione della Game Connection di Parigi abbiamo avuto l'opportunità di provare con mano la nuova line up di prodotti, nonché di scambiare due prole con Geoffrey De Bie, marketing manager della compagnia danese che tra aggiornamenti, evoluzioni e novità inaspettate si dimostra più affaccendata che mai nello sviluppo di nuovi prodotti.
Nuova Siberia
Il piatto forte di SteelSeries sono da anni gli headset, che tanto successo hanno riscosso in primis per l'innegabile comodità e l'ottima qualità del suono. Con la linea di prodotti audio rinnovata, il produttore danese non intende perdere terreno rispetto alla concorrenza e sfodera una line up composta da tre modelli differenziati principalmente per fascia di prezzo.
Come ci ha spiegato De Bie, l'obiettivo dell'azienda è quello di riuscire a raggiungere il maggior numero di utenti possibile, offrendo comunque prodotti di qualità che devono pur sempre essere accessibili anche sotto il profilo economico, senza precludere a nessuno la possibilità di godersi periferiche progettate e sviluppate appositamente attorno alle esigenze dei giocatori. Tra le novità più interessanti ci sono indubbiamente le nuove Siberia V3, rivisitazione di un headset ormai classico nell'ambiente delle periferiche gaming con più di dieci anni di produzione. Le V3 mantengono intatti tutti i capisaldi del modello precedente proponendo una soluzione estremamente comoda, leggera e confortevole soprattutto per la presenza di materiali di rivestimento dei padiglioni morbidi e soffici, e per la presenza di un arco superiore elastico che si adatta perfettamente alla testa del giocatore. A differenza della precedente versione, questo modello abbandona la soluzione del collegamento USB per ritornare al classico Jack da 3,5mm che di fatto rende le cuffie perfette per essere utilizzate anche in mobilità, compatibili con tutti i dispositivi portatili come smartphone e tablet. Le SteelSeries V3 si presentano in doppia veste: la versione liscia di colore bianco e nero, oppure quella Prism, disponibile solo in colorazione nera ma che aggiunge l'illuminazione dei padiglioni con ben 16.8 milioni di combinazioni di colori disponibili e diversi effetti di luce tra cui scegliere. Sono presenti nella doppia colorazione bianco e nero anche gli headset top di gamma Siberia Elite, che forti della tecnologia Dolby Digital si affermano come soluzione più performante sotto il profilo sonoro. Nel dettaglio il Dolby ProLogic IIx espande l'audio a 5.1 canali fino ad un massimo di 7.1 canali in full range, ideale non solo per i videogame, ma anche per film e musica in generale.
In più troviamo anche il Dolby Headphone che si avvale di molteplici sorgenti sonore per simulare suoni in spazi tridimensionali che aumentano considerevolmente l'immersione nell'esperienza dai gioco. Con tutte queste feature a farne le spese sono inevitabilmente le dimensioni, che accrescono considerevolmente soprattutto in corrispondenza dei padiglioni, decisamente imbottiti, ma grazie alla solita cura dei materiali riposta dall'azienda danese nella realizzazione dei propri prodotti risultano sempre molto comode e poco pesanti in rapporto al tipo di tecnologia impiegata. Inoltre in occasione del lancio World of Warcraft: Warlords of Draenor, SteelSeries ha rilasciato un modello delle Siberia Elite customizzato con loghi e scritte prese direttamente dell'ultima espansione dell'MMO Blizzard. Ultime, ma non meno importanti, le Siberia Raw: una soluzione entry level che nonostante il design più plasticoso e una calzata meno confortevole si presentano come un'ottima soluzione anche in chiave portatile. A far le spese della bassa fascia di prezzo è in primis l'assenza di microfono integrato, scelta opinabile che ne limita inevitabilmente l'utilizzo in chiave gaming multiplayer.
Occhio di Falco
Il device che ci ha incuriosito di più e che onestamente non ci aspettavamo di trovare e testare allo stand SteelSeries è senza ombra di dubbio il Sentry Eye Tracker System, una periferica sviluppata in collaborazione con Tobii, azienda svedese leader nel mondo delle soluzioni per il monitoraggio oculare. La periferica è stata presentata in occasione dello scorso E3 e vedrà la luce nei prossimi mesi, ma non è ancora stata annunciata una data di lancio ufficiale così come il prezzo di vendita al pubblico, più che mai determinante per il successo di un prodotto di questo genere. Sebbene in fiera fosse presente un prototipo in stadio di sviluppo molto avanzato e non ancora una versione finale, possiamo dire che dopo aver effettuato una fase di calibrazione decisamente veloce e intuitiva, siamo rimasti soddisfatti della sensibilità e usabilità di questa periferica.
Sostanzialmente, il Sentry Eye Tracker System legge i movimenti dell'occhio permettendo all'utente di interagire con i programmi su schermo, siano questi software sviluppati appositamente oppure applicazioni di terze parti. Ad esempio possiamo scorrere le pagine internet muovendo gli occhi, accedere ad un'applicazione oppure fare una veloce panoramica di una cartina geografica in cerca della nostra destinazione. Sentry ha un form factor molto simile alla sensor bar del Wii U, con dimensioni maggiori vista la presenza delle due telecamere interne, e può essere applicato sia alla base dello schermo se si utilizza un PC fisso, oppure direttamente sulla tastiera del portatile nel caso si giochi in mobilità. A prima vista e con una prova di una decina di minuti ci è sembrata una periferica altamente performante ma forse un po' troppo pretenziosa per un pubblico di ampio spettro. Stando alle parole di De Bie si tratta di una soluzione chiaramente indirizzata a chi vuole portare le proprie abilità di videogiocatore verso il livello successivo analizzando di continuo le proprie partite per capire dove sono stati commessi errori e dove potersi migliorare. Catturando la posizione dell'occhio sullo schermo abbiamo maggiori informazioni sui punti della mappa su cui ci concentriamo maggiormente, oppure su dove stavamo guardando quando siamo stati vittime dell'attacco mortale di un altro giocatore. Insomma un device dalla tecnologia estremamente interessante, ma circoscritta ai pro gamer, e che molto difficilmente interesserà a chi gioca in primis per divertirsi.