Alcuni ospedali cinesi, tra cui quello di Zhengzhou, hanno da poco introdotto un insolito macchinario denominato “estrattore automatico si sperma”. La macchina è dotata di uno schermo, dove vengono visualizzati dei filmati (indoviniamo di che tipo…) di un “orifizio massaggiante” regolabile in altezza, per adattarsi al fisico dei vari soggetti, dove il paziente infila il suo pene in modo da “estrarre lo sperma”, disponendo inoltre di una serie di comandi per regolare tra l’altro ampiezza e frequenza della vibrazione, e temperatura del buco.
La macchina, spiega un andrologo dell’ospedale, non serve tanto per le donazioni di seme, quanto piuttosto per i soggetti che soffrono di infertilità, ed hanno difficoltà a raccogliere campioni di sperma: spesso, specie gli uomini sposati, quando viene loro chiesto di portare un campione di seme per l’analisi, utilizzano il preservativo stesso come “contenitore”, che però può alterare i risultati a causa dei lubrificanti e degli agenti chimici che contengono.