Magazine Salute e Benessere

Gli scienziati e la loro coscienza

Da Spiritualrationality

Gli scienziati e la loro coscienza

«Gli scienziati», ha scritto nel giugno ’48 un uomo di scienza che ha voluto rimanere anonimo, «sono i mercenari della guerra moderna. Estranei alle considerazioni umanitarie, considerano la ricerca come un ideale con un fine in se stesso e che trascende le preoccupazioni dei semplici mortali. Se uno scienziato può seguire la sua linea di condotta senza essere disturbato, poco gli importa del governo al quale apporta il suo contributo, o in quali condizioni vivono gli uomini attorno a lui. E’ la scienza che conta, non gli uomini. “Date un problema da risolvere a uno scienziato ed egli sarà felice. Durante la Seconda Guerra Mondiale il problema era quello di sapere come poter uccidere il maggior numero di persone il più presto possibile e meglio di quanto fosse mai stato fatto. Su questa via gli scienziati sono giunti a risultati che i militari non avevano mai osato sperare.» L’autore aggiunge: «Sì, gli scienziati sono responsabili. Dire il contrario è il più grande inganno che lo spirito scientifico abbia mai inventato. Se vogliono, possono controllare l’uso che viene fatto delle loro scoperte e non dovrebbero limitarsi a una specie di corsa alla cieca per accumulare fatti su fatti. “Se vogliono dimostrare di non essere dei mercenari devono schierarsi contro le lobbies della ricerca militare. Devono incoraggiare i loro colleghi a non fabbricare più bombe. Devono cessare di portare il contributo del loro sapere, sia direttamente che indirettamente, alle imprese belliche. Gli uomini pretendono che gli scienziati vadano oltre alla condanna dell’utilizzazione delle armi di ieri: essi vogliono che cessino di fabbricare le armi per le guerre di domani.» L’autore di questo scritto, era uno scienziato atomico, la cui coscienza era agitata dalla più grave crisi che avesse attraversato l’animo di un uomo di scienza. Egli ha con i suoi colleghi, contribuito a dare al mondo quella bomba atomica, che pareva ora ricadere su di loro. I giornali americani li paragonarono a Prometeo che soffrì tormenti eterni per aver rubato a Giove il fuoco del cielo. L’avvoltoio che rodeva questi uomini era il rimorso. Come scriveva la rivista Time, «gli scienziati sono ormai sconvolti e frustrati. La maggior parte non sanno più cosa fare. La bomba ha polverizzato il loro mondo di clausura così come ha totalmente distrutto Hiroshima. Essi vagano come fantasmi inconsolabili o furiosi fra le rovine di questo mondo».


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :