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Gli smartphone e la sofferenza : la guerra del coltan

Da Marta Saponaro

Tutti noi me compresa usiamo la tecnologia e ci hanno così ben addomesticati che sembra impossibile farne a meno. Se da un lato il computer o il cellulare o i tablet aiutano a mettersi in contatto con il mondo, hanno allargato le barriere hanno scavalcato confini, dall'altro stanno causando profonde sofferenze ad una parte di umanità che magari  lavora in questo settore ma non ne fa uso. Impiegare il termine lavoro però non è appropriato in quanto un lavoro è, nella maggioranza dei casi qui nell'opulento occidente, legato ad un salario grazie al quale ci permette di possedere oggetti simili. Non per tutti è così la realtà è assai più cruda ed obbrobriosa di quello che pensiamo e in questo post vi conduco nell'inferno che c'è dietro ai nostri bellissimi iphone o galaxy a dir si voglia.
GLI SMARTPHONE E LA SOFFERENZA : LA GUERRA DEL COLTAN
L'INFERNO CELLULARE

Il coltan è il minerale che viene usato per produrre tutti i vari apparecchi elettronici che nelle società occidentali, grazie  all'educazione al consumismo,  vengono cambiati continuamente.
Cos'è questo Coltan e quanta sofferenza sta causando la bramosia umana?
 L’ 80 % del Coltan in circolazione a livello mondiale si trova in Congo, e alcune delle più grosse multinazionali sfruttano queste miniere ed i congolesi, che vengono pagati 200 dollari al mese (la paga di un normale lavoratore in Congo è di 10 dollari al mese). Questo scatena una vera e propria corsa alle miniere da parte dei guerriglieri che se ne vorrebbero impadronire, non solo dal Congo, ma anche dalle vicine Uganda e Rwuanda. Ma come è facile prevedere, estrarre questo prezioso minerale ha i suoi effetti indesiderati, solo per i minatori ovviamente. Il coltan contiene una parte di uranio, quindi è radioattivo, provoca tumori e impotenza sessuale, viene estratto dai minatori a mani nude… Qualche anno fa in Italia la gente impazziva per trovare nei negozi la Playstation 2, diventata introvabile, il motivo fu proprio la carenza del Coltan di cui si era fermata l’estrazione per i problemi legati alla guerra. I soldi che le multinazionali spendono per estrarre il Coltan come sempre non servono per alimentare la popolazione, costruire scuole o ospedali: tutt’altro, servono a finanziare la guerra, comprare armi, dar da mangiare ai soldati. Oltre alle devastazioni causate dalla guerra, la ricerca del coltan sta provocandogravissimi danni ambientali, milioni di persone sono costrette a fuggire dalle proprie abitazioni, sia in seguito al conflitto (che prosegue nel disinteresse generale), sia perché le terre non si possono più coltivare. I lavoratori spesso sono bambini, sfruttati ed esposti alle malattie. Un’altra conseguenza indiretta è la fuga verso Paesi sicuri, fra i quali c’è anche la nostra Italia. E  quando vediamo un immigrato ci chiediamo: “Perché non se ne sta al suo Paese? Cosa vuole qui da noi?”, dovremmo fare qualche riflessione in più e contare il numero di cellulari, PC, ipod, ipad e smartphone che ci ritroviamo. Magari ci accorgeremo che non è così indispensabile cambiare il cellulare ogni tre mesi o averne più di uno.  
La nostra nazione è la seconda la mondo per uso del cellulare


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