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Gli sport dell’antica tradizione popolare valdostana

Creato il 10 giugno 2011 da Imaginitaly

Gli sport dell’antica tradizione popolare valdostanaGli abitanti della Valle d’Aosta li chiamano “Esports de noutra terra”, sono gli sport della tradizione popolare, vecchi di secoli e tramandati di generazione in generazione.

Si chiamano fiolet, rebatta, tsan e palet e sono gli sport tradizionali della Valle d’Aosta. Il fiolet è tipico delle zone del Monte Bianco, della valle del Gran San Bernardo e del circondario di Aosta, la rebatta è diffusa nei paesi a sud di Aosta e nella Valpelline, il tsan nella media-bassa valle (verso il confine piemontese).

Sono tutti sport di squadra, di origine povera perché per giocarli bastavano un prato, dei bastoni in legno, grossi sassi di fiume come basi per i lanci e sassi più piccoli e sferici da usare come palline. E così accadeva che uomini e ragazzi si incontrassero la domenica pomeriggio per sfidare le squadre dei paesi vicini; giocavano in giacca, cravatta e cappello e tra una partita e l’altra facevano merenda e bevevano una scodella di vino.

Il fiolet e la rebatta sono abbastanza simili: in entrambi i giochi si fronteggiano due squadre di cinque giocatori ciascuna, ogni giocatore ha a disposizione un certo numero di lanci e colpendo con un bastone una pallina ricoperta di chiodini deve farla schizzare in aria per poi colpirla nuovamente al volo e lanciarla il più lontano possibile. Vince la squadra che, sommando la distanza di ogni lancio, totalizza il maggior numero di metri.

Lo tsan, il cui nome deriva dal cerchio tracciato in terra dove si deve posizionare il giocatore in battuta, considerato in tempi arcaici un luogo magico legato ai culti celtico-salassi, è più simile al baseball con le due squadre che si alternano in attacco e in difesa per intercettare i lanci della squadra avversaria.

Infine il palet è una sorta di gioco delle bocce, dove la classica boccia sferica è sostituita da un tronco di cono metallico.

I campionati si svolgono in primavera e in autunno, un po’ perché anticamente l’estate la si trascorreva negli alpeggi e un po’ perché non si voleva rovinare l’erba della fienagione. E oggi come allora capita spesso di vedere accanite squadre fronteggiarsi in questi antichissimi sport.


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