Nuwakot, luglio 2008
I dati dell l'undicesimo Census 2058BS in Nepal sono allarmanti. La popolazione è cresciuta (quasi 30,500 milioni di persone), e questo è un bene, ma i dati particolari evidenziano dei cambiamenti sostanziali e degli aspetti sociali che fanno riflettere. Da molti anni ormai, come in molti paesi in crescita, la popolazione ha nei giovani la curva più elevata: bambini e giovani fino ai 25 anni. In una società sempre più metropolizzata (aumenta sempre più la percentuale dei residenti nella valle di Kathmandu , il 35%, e nella stessa città) continuano a manifestarsi quei fenomeni sociali che evidenziano un appannaggio culturale retrogrado. Nel distretto di Nuwakot, il luogo dove maggiormente direziono le mie ricerche, risulta ancora altissimo il tasso di matrimoni tra bambini. Si tratta di quasi 51,500 bambini che spesso non superano i 10 anni.Quali sono le ragioni di tale scelta? In Nepal, come in molte regioni dell'India, la giovane coppia non condivide subito la stessa abitazione. La bambina, comunque, abbandona presto gli studi (una spesa in meno per la famiglia dunque, qualsiasi essa sia, quella di provenienza o quella nuova). L'occupazione femminile sarà dunque quella della cura della casa e della prole. Liberarsi di una figlia femmina in giovane età significa affidare alla nuova famiglia il suo sostentamento. Il matrimonio in giovane età corrisponde, in genere, ad una dote più bassa. Spesso le donne-bambine nepalesi, come quelle indiane, soffrono di malnutrizione e maltrattamenti da parte delle famiglie accoglienti. Far studiare una bambina o ragazza è considerato costoso, disagevole o pericoloso. In molte scuole non ci sono bagni separati per le ragazze che, durante il periodo mestruale, hanno bisogno di privacy, se non vengono isolate come in molte zone del paese.Nel percorso per raggiungere la scuola, spesso lungo e disagevole, si incorre nel rischio della molestia o aggressione sessuale. Se le ragazze rimangono a casa e non vanno a scuola a rischio è invece la reputazione della famiglia perchè la violenza potrebbe avvenire tra le mura domestiche in assenza della famiglia. La soluzione migliore e più economica è dunque il matrimonio. Il fenomeno ha rilevanza differente nelle diverse regioni del paese: i distretti con le percentuali più elevate sono quelli del sud e dell'ovest. La legge nepalese prevede il matrimonio legale non prima dei 18-20 anni. Il problema è che non esiste una legge che punisca in maniera ferrea i trasgressori.Esistono numerose motivazioni religiose al matrimonio in tenera età. Secondo le leggi di Manu se all'arrivo del menarca la bambina non è sposata, questo finirà nella bocca degli antenati e-o defunti. Per questo motivo le bambine sono di solito piccolissime, tra gli 8 e i 14 anni. In tutto il paese la percentuale dei matrimoni giovanili è del 23% per le bambine e dell'8% per i bambini. Altri dati forniti da Central Child Welfare Board parlano del 34% per le bambine. Nella zona di Rupandhei, nel distretto di Lumbini, le percentuali arrivano addirittura all'85% dei matrimoni per i ragazzi sotto i 18 anni.
Secondo l'UNICEF i matrimoni infantili nel mondo riguardano 10 milioni di bambini o giovani.La limitazione dell'istruzione, il maltrattamento e la malnutrizione, il non accesso al lavoro sono solo alcune delle conseguenze di questo fenomeno. Molte giovani madri non sono in grado di portare avanti gravidanze. A seguito di parti precoci si manifestano inoltre profonde lacerazioni vaginali che spesso risultano incurabili. Secondo i dati dell'International Centre of Research on Woman, le donne sotto i 15 anni hanno superiore di 5 volte la possibilità di non riuscire a portare a termine una gravidanza.
In India un detto dice : "Tirar su una bambina è come annaffiare il giardino di uno sconosciuto".
In Nepal il padre di 6 figlie femmine mi ha detto: "My doughters are like someone else's property"
Meglio darle in spose che venderle al mercato della prostituzione. Ma questa è un'altra storia