Uno spot tedesco del 2010. Una donna denigrata in mille modi. Uno spot che incita lo stupro e che insegna a dei ragazzini come maltrattare le coetanee.
In realtà si tratta di uno sfigato che finge di farsi fare un pompino, per farsi figo davanti agli amici di lei. La ragazza si alza con lo sguardo sofferente, sembra costretta ed è questo che pare sia il motivo di vanto: fingere di aver costretto una ragazza ad eseguire una fellatio.
Non so se indignarmi per il fatto che pubblicitari siano arrivati a questo punto o per i nostri connazionali che vorrebbero vedere in italia uno spot del genere non contenti delle porcherie sessiste che ogni giorno tv e cartelloni pubblicitari ci fanno passare sotto i nostri occhi.
Quella violenza veicolata dai nostri mass-media non gli basta più. Non gli basta più vedere donne rinchiuse sotto un tavolo di plexiglass o appese come prosciutti in prima serata. Vogliono di più. Vogliono vedere donne vessate, violentate, picchiate, torturate, trattate come oggetti e degradate. Magari sono pure gli stessi che poi si lamentano perchè sempre più ragazze italiane “se la tirano” termine che usano spesso, questi per giustificarsi.
Invito a certi individui di ragionare con la testolina: che il “tirarsela” è molto spesso conseguenza del loro atteggiamento verso le donne.
Sono gli stessi che poi ci chiamano bigotti perchè poveracci non comprendono che qui si accusa il messaggio violento che promuove e non si tratta di un normale rapporto sessuale. Evidentemente i difensori dello spot sesso ne avranno fatto ben poco.