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Gli sprechi al Lirico

Creato il 04 luglio 2011 da Nonzittitelarte

1PROFONDO ROSSO SPRECHI
Viaggi, hotel e maxistipendi dei conti del Teatro Lirico
Nonostante il buco da 24 milioni, il Sovrintendente Pietrantonio non ha badato a spese: 90 mila euro per convegni, 40 mila per le foto e quasi 3 milioni per i cachet degli ospiti
Stipendi da capogiro per il Sovrintendente e dirigenti, spettatori in fuga davanti a scelte esose e poco attrattive sulla programmazione. A pochi giorni dall’approvazione del bilancio 2010 del Teatro Lirico che ha certificato debiti per 24 milioni di euro, il dettaglio delle spese del 2009 apre uno squarcio sugli sprechi, che non sono mancati neanche durante la gestione Maurizio Pietrantonio.
Il Sovrintendente di Avellino si è dimesso lo scorso 8 dicembre, messo tardivamente alle strette dall’ex sindaco Floris e contestato dai sindacati e lavoratori. Il suo compenso nel 2009 è stato di 174.228 euro, l’8% in più rispetto al 2008, nonostante la crisi e i tagli ai finanziamenti. Stipendi a sei cifre anche per la dirigenza 673.843 euro da ripartire per sei incarichi: quello da direttore artistico ricoperto da Massimo Biscardi, del direttore di produzione Marco Maimeri, del Maestro del Coro Fulvio Fogliazza, dal direttore commerciale Angelo Vargiu e infine del direttore amministrativo e direttore del personale. Gli ultimi due incarichi sono stati ricorperti nel 2009 da Vincenzo Caldo, che a poche ore dopo aver rassegnato le dimissioni fu avvistato dai dipendenti della Fondazione rinchiuso nel suo ufficio a distruggere documenti. Lo stesso che, sempre secondo le testimonianze dei lavoratori, prima di lasciare Cagliari avrebbe cercato di acquistare il pc di proprietà del Teatro su cui aveva lavorato durante il suo mandato. Quasi 850 mila euro per un anno di stipendi della dirigenza, dunque. Una cifra impressionante se comparata con quella che è servita per retribuire gli altri dipendenti 347 sono costati 11.727.199 euro, in media 1600 euro netti al mese per ciasquno, per 14 mensilità. Ai costi per i compensi della dirigenza vanno aggiunti 21.089 euro spesi per il rimborso dei viaggi del sovrintendente Pietrantonio, 1700 euro al mese di circa 87.602 euro sono serviti per pagare le spese per i convegni, una cifra 4 volte più alta dell’anno precedente. Nel capitolo “altre spese” spiccano i 40.650 euro per servizi foto e video e i 13.716 euro spesi per consulenze amministrative e fiscali. In una così grave situazione debitoria e con una Orchestra e un Coro stabili, dipendenti della Fondazione fa discutere, poi, il frequente ricorso agli artisti esterni. Per i complessi ospiti nel 2009 sono stati spesi 1.316.000 euro e 1.285.165 sono serviti a pagare le compagnie di canto. Alle retribuzioni per i musicisti esterni vanno aggiunti 125.677 euro per alberghi e viaggi del personale. Una gestione dissennata aggravata da scelte discutibili sulla programmazione che, secondo quanto denunciano i lavoratori, favoriscono pochi agenti che dominano nel Teatro dai tempi di Mauro Meli. Tanto che nel 2009 si è registrato un calo nelle vendite degli abbonamenti di 63.372 unità rispetto al 2008.

IL CDA NODO TFR E MEZZO MILIONE DI INTERESSI
Ammontano a circa 24 milioni di euro i debiti certificati nella riunione del Cda della Fondazione di giovedì scorso. Quasi interamente ereditati dalla gestione Meli sono così divisi: di 4 milioni è il debito verso artisti e fornitori, che contro il Teatro hanno già fatto causa. L’esposizione bancaria si attesterebbe tra i 6 e i 7 milioni. Quantificabile intorno a 6 milioni il debito residuo, per il quale esiste già un mutuo che costa al Lirico circa 500 mila euro l’anno. Otto milioni sarebbero le somme per il TFR dei dipendenti costituirebbero un problema solo se quasi tutti i dipendenti del Teatro andassero in pensione insieme. Le cifre anticipate dai lavoratori sono approssimative, i sindacati analizzeranno il bilancio approvato dal Cda nei prossimi giorni.

Sardegna 4.07.2011

 


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