Preoccupanti novità arrivano dal sito specialistico JEDEC ( indirizzo per darci un'occhiata) e riguardano i Solid State Disk meglio conosciuti come SSD.
Bene o male tutti sappiamo cosa sono gli SSD e abbiamo capito quanto rappresentino una vera e propria rivoluzione per il mondo dell'hardware poichè permettono di archiviare dati limitando l'ingombro della componentistica meccanica (che è totalmente assente) e il consumo energetico. Di conseguenza non di rado vediamo configurazioni hardware che montano un SSD al posto di un classico HDD ma i ragazzi di JEDEC hanno scoperto una particolarità che forse farà ricredere qualche innamorato perso di questa nuova tecnologia.
Pare infatti che se non colleghiamo l'HDD e l' SSD a una fonte di energia, entrambi risentano in maniera del tutto diversa degli effetti della temperatura: in particolare se con gli HDD ci possiamo permettere di conservare grandi volumi di dati per parecchi anni anche se gli sbalzi termici vanno da -40 a +70°C senza alcun effetto di perdita valutabile, con gli SSD la musica cambia. Un SSD comincia a risentire degli effetti della temperatura già a 25° riducendo la capacità di mantenimento dei dati ad appena 2 anni mentre se saliamo solo di 5° allora la capacità di resistere agli effetti di perdita scende del 50% e appena dopo un anno potremmo perdere qualcuno dei nostri preziosi dati.
E' questo un problema parecchio pressante per chi si è già munito di un SSD per archiviarci i dati più preziosi e il consiglio non può che essere quello di ricordarsi ogni tanto di usare l'unità di archiviazione e, nei casi più drastici, optare per un caro, vecchio HDD.