Il convegno Stati Generali dell’Innovazione nell’Emilia-Romagna e il Premio Innovazione Digitale aprono questa edizione di SmauBologna e R2B Research to Business. I campioni d’innovazione di questa edizione sono Rivit, Oviesse, Jera di Spanti Giuseppe, Ar-co chimica, Istituto Comprensivo Statale 12
Il calendario degli appuntamenti dei due giorni è iniziato fina da subito con il taglio del nastro di Smau ed R2B alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, di Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna, Duccio Campagnoli, Presidente BolognaFiere, Fabio Rangoni, Presidente ASTER, Pierantonio Macola, Presidente SMAU. Successivamente, alle ore 10.00 si è passati all’evento di apertura di R2B-Research to Business: “Europa per la crescita: sinergia delle risorse per la Ricerca e l’Innovazione” e alle ore 12.00 con la prima edizione degli Stati Generali dell’Innovazione in Emilia-Romagna, evento in cui Regione Emilia-Romagna, assieme a Smau, Radio 24 e ai grandi player dell’industria digitale, ha fatto il punto sulle politiche a supporto dell’innovazione, la strategia di specializzazione intelligente e la nuova programmazione europea.
Gli Stati Generali dell’Innovazione hanno previsto, dopo i saluti introduttivi di Pierantonio Macola, uno speed pitching in cui le startup si sono presentate al pubblico in sala in soli 90 secondi e una tavola rotonda che ha visto protagonisti Morena Diazzi, Direttore Generale Assessorato Attività Produttive Regione Emilia-Romagna, Gianni Potti, Presidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Gianluca Dettori, Presidente dPixel, DaryoushGoljahani, Regional Channel Manager Google for Work, Vincenzo Esposito, Direttore della Divisione Piccola e Media Impresa e Partner Microsoft, Andrea Feliziani, Direttore Vendite Mercato Piccola e Media Impresa Cisco.
Il confronto si è aperto con Pierantonio Macola, Presidente di Smau il quale ha affermato: “In un contesto competitivo in grande trasformazione, le aziende dei nostri territori, PMI in primis, si trovano di fronte a due fenomeni emergenti che pongono loro una serie di nuove opportunità di sviluppo che è necessario saper cogliere nel modo corretto. Il primo è il fenomeno dell’Open Innovation: per rispondere adeguatamente ai bisogni di innovazione, ricerca e sviluppo delle nostre imprese è necessario facilitare le relazioni dirette con i nuovi protagonisti di questo ambito: startup, acceleratori, centri di ricerca, incubatori, spazi di co-working, ecc. In particolare, le startup e il relativo ecosistema di riferimento non vanno considerati un ‘settore’ della nostra economia, ma dei potenti ‘agenti di innovazione’ a disposizione delle imprese esistenti; per molte imprese questo approccio è già una realtà, ora tocca anche alle altre poter cogliere questa occasione. Il secondo fenomeno è quello della Digital Transformation: il digitale non è più un tema specifico di una figura all’interno delle organizzazioni (come ad esempio dell’IT Manager), ma impatta oggi su tutte le funzioni e i processi aziendali. E’ necessario quindi ripensare tutte le dimensioni del proprio business per renderlo più competitivo e più aderente alle aspettative del proprio mercato grazie alle moderne tecnologie digitali.”
Sul fenomeno dell’Open Innovation è intervenuto Gianluca Dettori, Presidente di DPixel il quale ha dichiarato: “Le imprese in qualunque settore possono oggi trarre enormi vantaggi nel relazionarsi e lavorare con startup innovative e tecnologiche. Spesso queste startup raggruppano talenti manageriali e imprenditoriali preziosi, propongono visioni e spazi di mercato spesso non visti o sottovalutati dai player tradizionali e possono rappresentare un fortissimo impulso al rinnovare, rilanciare, diversificare ed estendere il proprio business. Parimenti le startup hanno solo da guadagnare nel lavorare con le imprese e gli imprenditori Italiani per trovare supporto, competenze, accesso a mercati e reti.”
Ma anche talenti innovativi della Regione Emilia-Romagna che si sono avvicendati in brevi presentazioni da 90 secondi davanti ad imprenditori e manager presenti dei diversi settori produttivi: dal settore ICT al settore manifatturiero, dal settore commercio e servizi, al settore dei materiali avanzati, fino al settore agroalimentare, chimico e farmaceutico. Molte le curiosità presentate, tra cui un innovativo servizio di previsione di maturazione dell’uva che punta a ottimizzare e migliorare la qualità della produzione vincola, presentato da una startup di Modena, un’app creata da una startup londinese che offre un servizio di chat basato sui luoghi che offre la possibilità di “teletrasportarsi” virtualmente in altre aree del mondo ed iniziare a chattare, una startup di Parma che realizza servizi di monitoraggio del territorio, per l’agricoltura di precisione o la verifica di zone a rischio dissesto idrogeologico utilizzando Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto, una startup di Faenza che riutilizza scarti industriali impossibili da smaltire per produrre oggetti di design.Al termine della tavola rotonda si è passati alla consegna del Premio Innovazione Digitale a cura di Palma Costi, Assessore Attività Produttive Regione Emilia-Romagna ai 5 più innovativi progetti di adozione del digitale in azienda.Rivit, Oviesse, Jera di Spanti Giuseppe, Ar-co chimica, Istituto Comprensivo Statale 12 sono i campioni d’innovazione di questa edizione.
13, in totale le aziende finaliste, selezionate tra le oltre 40 candidature pervenute sul sito www.smau.it nelle settimane precedenti.
Al termine della consegna del premio l’Assessore Palma Costi ha dichiarato “R2B e Smau vogliono essere il momento di massima sintesi di tutta l’offerta di innovazione di cui la Regione è capace per facilitarne l’incontro diretto con le nostre imprese. Sono queste ultime quelle chiamate ad intercettare, anche grazie all’innovazione, i segnali di ripresa del mercato, generando, in ultima analisi valore ed occupazione. Regione Emilia–Romagna, vuole quindi mettere le imprese al centro del processo d’innovazione facilitando il rapporto con università, centri di ricerca, acceleratori e startup. In fiera, due giorni di incontri, workshop e casi di successo, ma anche uno spazio per l’ascolto e il coinvolgimento delle imprese nella nuova programmazione 2014 -2020.
Durante i due giorni un susseguirsi di oltre 100 workshop ed incontri di networking accenderanno i riflettori sulle tematiche di maggiore attualità, come Fabbrica 4.0 e manifattura digitale, cloudcomputing, social media e marketing digitale per le imprese, Expo 2015, contributi e finanziamenti alle imprese, smartcommunities e molto altro.
Al centro dell’attenzione del secondo giorno di Smau sono state le Smart Communities con un ciclo di workshop nell’Arena Smart Communities, moderati dai giornalisti di scienza di Radio24, dedicato alla condivisione di esperienze sul tema Smart Communities, a beneficio dell’innovazione negli enti locali.
La visita in fiera di imprenditori e manager è state rese efficace dallo SmauDiscovery, un vero e proprio personal shopper di innovazione che, dopo aver analizzato esigenze di innovazione dei visitatori è stato in grado di elaborare un’agenda di incontri personalizzati durante la manifestazione. Presso lo SmauDiscovery è stato possibile richiedere informazioni sui bandi e finanziamenti aperti a disposizione di imprese e startup, grazie alla presenza di personale qualificato di Warrant Group, realtà specializzata nel supportare le imprese in tutte le fasi di sviluppo del business: dalla delocalizzazione e internazionalizzazione al trasferimento tecnologico, dalla finanza agevolata e molto altro. Proprio sul tema dei finanziamenti alle imprese, Warrant Group terrà un workshop dedicato.