Dopo 576,4 milioni di euro spesi, la serie A si mette in luce come il secondo campionato che ha speso di più nell'ultima sessione di calciomercato.
Dietro la Premier League, inarrivabile a 1,06 miliardi, e davanti alla Liga che si è fermata (per così dire) a quota 571 milioni. Dunque un campionato che è tornato a spendere, e molto, rispetto al recente passato segnando forse una definitiva inversione di tendenza.
C'è chi si ne lamenta, e forse sono gli stessi che si lamentavano anche quando i portafogli restavano in tasca e le casseforti rimanevano chiuse a chiave. C'è sempre un motivo per lamentarsi. Chi in Italia ha speso più di tutti è la Juventus: milione più milione meno la cifra definitiva alla voce "spese" ammonta a circa 127 milioni di euro. Non ci sono dati univoci e incontrovertibili, le ricostruzioni delle uscite fatte da Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e importanti archivi di settore non forniscono dati coerenti.
Ci sono inevitabili oscillazioni nelle cifre, dovute soprattutto alla crescente difficoltà nel rintracciare i costi esatti legati ai singoli trasferimenti, che avvengono con formule sempre più pittoresche. L'ultimissima moda è il prestito oneroso con obbligo di riscatto.
Lasciando da parte adesso il discorso legato alle spese del sistema-campionato, voglio puntare la lente d'ingrandimento sugli stipendi della serie A. Ma non, come solitamente avviene, sui salari da capogiro dei calciatori copertina - De Rossi o Higuain, giusto per fare due nomi, prendono rispettivamente 6,5 e 5,5 milioni l'anno - ma su quelli più bassi. Anche in un campionato in grado di spendere una fortuna per gioielli o presunti tali, esistono calciatori che percepiscono stipendi netti annuali ampiamente sotto i 100 mila euro.
Gli stipendi più bassi della serie A, sotto i 100 mila euro
Ho effettuato una ricerca sugli stipendi più bassi della serie A, per aggiornare la situazione rispetto all' analisi fatta l'anno scorso. Andiamo con ordine, Pierluigi Gollini del Verona percepisce 80 mila euro a stagione, seguito a ruota dall'atalantino Alberto Grassi classe 1995, il cui stipendio si aggira sui 70 mila euro. Giovanotti in rampa di lancio, per la maggior parte portieri, militanti in squadre neopromosse, con alcune eccezioni. Questo grossomodo l'identikit del calciatore di serie A con stipendio netto sotto i 100 mila euro.
Mouhamadou Sarr - portiere, appunto - gioca nel Bologna ed è nato nel 1997 a Kaolack, Senegal: 50 mila euro netti all'anno come Adam Masina, compagno di squadra nel neopromosso Bologna di Joe Tacopina. Sulle medesime cifre anche Raffaele Bianco (Carpi), con un passato in bianconero alla Juventus, che è più grandicello rispetto ai suoi colleghi, ha 28 anni compiuti.
Gli stipendi di Alex Meret dell'Udinese e Kevin Lasagna del Carpi scendono ulteriormente: siamo sui 40 mila euro netti. Il giovane albanese dell'Inter Rey Manaj - 18 anni, prelevato dalla Cremonese - percepisce addirittura 20 mila euro, come Massimiliano Carlini, Davide Bertoncini e il portiere Massimo Zappino (34 anni) compagni di squadra nel Frosinone.