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“Isteria di massa” è un termine usato per descrivere fenomeni psicosociologici i cui sintomi appaiono in massa, diffondendosi rapidamente in piccole comunità di persone e, occasionalmente, in interi paesi o città. Nel corso di un focolaio, gli individui afflitti possono sperimentare risate incontrollabili, svenimenti, convulsioni, vertigini, debolezza muscolare e numerosi altri sintomi che non sembrano avere una chiara causa fisica. Casi di isteria di massa sono stati segnalati nel corso dei secoli in tutto il mondo, fornendo un affascinante, quanto enigmatico, spaccato della natura psicologica umana. Il termine ‘isteria’ deriva dal termine greco ‘hysteria’ che significa ‘utero’, ed è generalmente attribuita al famoso medico dell’antichità Ippocrate. Tuttavia, l’associazione con l’utero è da far risalire addirittura all’Antico Egitto, dove un antico documento (il papiro Kahun, 1900 a.C.) identifica la causa dei disturbi isterici come il movimento spontaneo dell’utero all’interno del corpo femminile. Nel Medioevo questa credenza è stata sostituita con la stregoneria e la possessione diabolica. Sebbene i casi di isteria collettiva hanno confuso i medici per molto tempo, oggi generalmente si tende a credere che essi siano legati a casi estremi di stress emotivo o mentale. Il Ballo di San Vito (13° – 17° secolo) Il Ballo di San Vito (o San Giovanni), noto anche come La Peste della Danza, è stato un caso di isteria collettiva che ha interessato l’Europa continentale tra i secoli 13° e 17°. Una delle più grandi epidemie fu registrata ad Aachen, in Germania, nel 1374. Nel corso del fenomeno, gli individui erano afflitti da una danza spasmodica per intere ore, giorni, mesi, fino a quando non crollavano esausti o addirittura morti per infarto o ictus. Pare che il numero di persone interessate dal focolaio raggiungesse le migliaia di unità. Il Ballo di San Vito si è presentano numerose altre volte in tutta l’Europa medievale, con focolai riportati in Italia, Lussemburgo, Francia, Germania, Olanda e Svizzera. Il nome deriva dal fatto che si credeva che la mania del ballo fosse una maledizione inviata da un santo (San Vito o San Giovanni Battista). Le persone affette da questa condizione erano sollecitate a frequentare i luoghi sacri per pregare per la liberazione dalla sofferenza, un ‘rimedio’ che apparentemente riportava molte persone in piena salute. Processo alle streghe di Salem (1692-1693) Uno degli esempi più noti di isteria di massa è quello che si è verificato nella cittadina di Salem, New England, passando alla storia come la caccia alle streghe più spietata di sempre. Nell’inverno fra il 1691 ed il 1692 Elizabeth “Betty” Parris e Abigail Williams, la figlia e la nipote del parroco Samuel Parris, iniziarono a comportarsi in modo inusuale, in particolare a rimanere piuttosto taciturne, a nascondersi dietro vari oggetti ed a strisciare sul pavimento. Un contemporaneo, Robert Calef, ne riporta un resoconto: “Entravano nelle buche e strisciavano sotto le sedie e sgabelli… [con] svariate posizioni e buffi gesticolii, [e] facevano discorsi ridicoli e assurdi incomprensibili per loro come per gli altri”. Nessuno dei medici interpellati riuscì a dare una spiegazione dei disturbi delle ragazze: uno dei dottori, William Griggs, annunciò che l’unica spiegazione poteva essere la possessione da parte del demonio. Poco dopo, altre adolescenti oltre Abigail e Betty cominciarono a comportarsi allo stesso modo. Nel giro di pochi giorni, decine di ragazze cominciarono a manifestare strani sintomi: accessi di urla incontrollabili, contorsioni e bizzarri modi di esprimersi. Il risultato fu l’istituzione di un tribunale per intraprendere azioni penali per gli accusati di stregoneria, il quale portò alla condanna a morte di 25 cittadini di Salem e delle cittadine vicine. Il Processo alle streghe di Salem colpì molto l’immaginario collettivo americano, tanto da essere utilizzato come modo di dire nella retorica politica e nella letteratura popolare per indicare le condanne basate sulle false accuse e i guasti dei processi ingiusti. Nel 1996 è stato prodotto, La Seduzione del Male, interpretato da Winona Ryder, una ricostruzione abbastanza fedele dei fatti di Salem. Il miagolio delle suore francesi (19° secolo) Alcune comunità istituzionali, come scuole, collegi, carceri e conventi, sono state spesso fenomenali incubatrici di focolai di isteria di massa. Nel suo libro del 1844, Epidemie del Medioevo, Justus Friedrich Karl Hecker, scrittore medico, riporta lo strano caso di una suora di un convento francese che cominciò a miagolare come un gatto. Poco dopo, altre suore iniziarono a manifestare lo stesso comportamento, fino a quando l’intero convento fu afflitto dalla curiosa piaga. Anche in questo caso, il fenomeno veniva associato all’influenza del demonio, dato che il gatto era spesso interpretato come un animale in combutta con il signore delle tenebre. Epidemia di Risate a Tanganyika (1962) La curiosa manifestazione ebbe inizio il 30 gennaio 1962, quando in un collegio femminile in Kashasha, Tanzania, tre ragazze cominciarono a ridere senza riuscire più a fermarsi. Nel giro di pochi giorni, l’epidemia di risate si diffuse in tutta la scuola, tanto che le autorità furono costrette a chiedere il collegio il 18 marzo 1962. Ma non si riuscì ad arginare il fenomeno. I giorni seguenti la chiusura della scuola, il fenomeno isterico collettivo di diffuse anche in altre scuole fino a raggiungere i villaggi vicini. Migliaia di ragazzini furono colpiti da questa epidemia inspiegabile, tanto che 14 scuole furono costrette a chiudere. Il fenomeno cessò circa diciotto mesi dopo il suo inizio. Oggi e domani Il fenomeno dell’isteria collettiva potrebbe sembrare andare in contrasto con una società sempre più istruita, che non crede più a uteri vaganti, a possessioni diaboliche e alla stregoneria. Eppure, episodi del genere continuano a verificarsi, il più recente dei quali è stato registrato nel 2012, quando 1900 bambini di 15 scuole dello Sri Lanka hanno cominciato a manifestare una serie di sintomi tra cui eruzioni cutanee, vertigini, e tosse, che non avevano evidenti cause fisiche. Sebbene i casi di isteria collettiva possono essere facilmente derubricati come ridicoli o semplici comportamenti bizzarri, la ricerca ha dimostrato che esistono una serie di fattori che possono contribuire alla formazione e alla diffusione del fenomeno, comprese ansie sociali, pressioni culturali, paure o eccitazione, o stress estremo. Anche se i contesti sociali, politici e culturali sono cambiati nel corso dei secoli, la psicologia umana è rimasta sostanzialmente la stessa, ed è per questo motivo che, prima o poi, assisteremo a nuovi casi di isteria collettiva. Fonte: www.ilnavigatorecurioso.it
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