Sembra che gli albi degli Ultimates possano di nuovo tirare fuori il petto e mostrarsi orgogliosi d'esistere sugli scaffali delle fumetterie e delle edicole, invece che nascondersi come hanno fatto durante la gestione Loeb-Bendis.
Hickman ha cominciato con il botto, e non ha mai abbassato il livello della serie.
Operando, ha lasciato profonde cicatrici sul mondo parallelo dell'universo Marvel, e dall'importanza, dalla portata e dal peso delle sue sceneggiature che rimandano anche ad altre testate, si ha l'impressione che sarà lui il maestro che dirigerà l'orchestra degli autori dell'universo Ultimate.
Ma come sempre quando le sparo così grosse, aspetto di essere smentito dai soliti smanettoni.
Per ora abbiamo: parte dell' America del sud ridotta a distesa nucleare da un attacco atomico per opera del Kratos Club, il mondo asiatico che ha visto nascere una nuova nazione di meta-umani, per i quali Hickman ha ripescato dei characters che lui decisamente ama: Celestiali ed Eterni.
Asgard ed Asgardiani ridotti a voci nella testa di un Thor privato dei suoi poteri, insomma Hickman ha veramente rotto le acque ed ha partorito una serie di scenari che fino adesso hanno tenuto alta la godibilità della serie.
La cosa che più rimane piacevole di questa testata sono i ritmi con i quali lo scrittore sta scandendo gli avvenimenti: i primi 4 numeri, "la repubblica sta bruciando", sono qualcosa di decisamente accattivante, l' incipit del numero 1, ipercinetico e catastrofico, la pausa del numero 2, in cui l'autore fornisce un etereo profilo dei Figli del Domani, senza far trasparire nulla sull'identità del cattivo di turno, fino ad arrivare ad i numeri 3 e 4 in cui, senza svelare nulla a chi non li ha ancora letti, Hickman rimette il piede sull'accelleratore, rivelando l'identità del nemico che dovranno fronteggiare, in un epilogo a dir poco epico.
Ovviamente tutto ciò è esaltato dal lavoro di Ribic del quale però potrete leggere, commenti ed opinoni superflue, sempre qui. Ribic non credo abbia bisogno di essere commentato. Come d'altronde potete vedere qua sotto.
L'unico handicap del terzo volume (ovviamente parlo dell' edizione italiana, quindi Ultimate Comics Avengers 14) è la discontinuità del lavoro del disegnatore, che si alterna ad un certo Brandon Peterson, che poverino, per quanto si ingegni, non può certo sperare di competere con il nostro adorato croato, per stile e potenza grafica.
Per il resto nonostante gli editoriali continuino a zoppicare, per sapere chi è il club Kratos, sono costretto a googlarlo, ed ancora non so per quale motivo la germania dell'universo ultimate sembra il Sahara.
Però ad onor del vero nel terzo volume, Grassi si lascia andare a quella che più si avvicina ad una sinossi delle puntate precedenti, TheUltimatestuttavia resta una piacevole serie da seguire.
La mini serie Il mondo, è distensiva, è la quiete dopo la tempesta, e che in tutta probabilità ne precederà un’ altra, come lo stesso Hickman per bocca di Occhio di Falco, dice, la situazione ora è simile ad una partitaa scacchi, in cui gli avversari si studiano, albo in cui si riconosce lo stile dilatato dell’autore, che però non è affatto lento.
Insomma, forse non siamo di fronte alla serie che spodesterà il capolavoro di Millar, ma per ora si lascia leggere che è un piacere, e di questi tempi scusate se è poco.
Dicevo sembra che questa miniserie dedicata a Clint Burton, sia fondamentale per stare al passo con lo scenario Asiatico della storia, quindi per una volta non era pubblicità smaccata, ma una nota a margine seria, ma si sa, che se sei sempre lì a gridare “Al lupo! Al lupo!”, la gente poi non ti crede più!
Baci ai pupi.