Magazine Cultura
Mi chiamo Philippe, sono un ricercatore in scienze umane.
Fino a qualche mese fa vivevo gli ultimi tormenti di una pena d'amore.
Credendomi più astuto degli altri, ho pensato di poter sfuggire al dolore della mancanza facendone l'oggetto di una riflessione.
A forza di relativizzarlo sarei riuscito a svuotarlo del suo melodramma, a trovarlo così aneddotico e stupido da scrollarmelo di dosso.
Ho subito avuto la prova che non ero più equipaggiato di altri per combattere il dorore.
Ho cominciato a detestare i classici che non mi fornivano risposte.
Ho odiato il verbo, ho maledetto la ragione, ho esecrato la dialettica.
L'essenziale del mio pensiero si riassumeva in due parole: Juliette andata.
Tonino Benacquista, "Gli uomini del giovedì"