Prendiamo un uomo e, grazie ad un prodotto che io, pubblicitaria, devo vendere, lo rendiamo “onnipotente”, capace di ottenere quello che vuole, semplicemente facendo schioccare le dita.
Ora, io potrei lasciare andare la mia fantasia a briglie sciolte per introdurre nello spot qualcosa di veramente originale, o divertente, o simpatico, o intelligente.
Invece, siccome non ho voglia di fare troppi sforzi, attingo ai mortificanti stereotipi che sviliscono anche gli uomini.
Prendo un uomo di bell’aspetto, giovane, gli regalo una buona dose di arroganza e di sicurezza in se stesso e lo faccio diventare un maniaco sessuale, un porco, insomma, uno che ha in mente solo il sesso, uno che considera le donne come oggetti sessuali o, come meglio si dice sulla stampa, in TV, nel linguaggio comune “un uomo focoso”, un “uomo che non deve chiedere mai”, espressioni che lo ingentiliscono, lo giustificano, lo rendono un modello vincente e “ironico”, aggettivo che va tanto tanto tanto di moda e che chiude la bocca a tante “femministe” che protesteranno sicuramente. Dirò loro: “E fatevi una risata, è IRONICO!”.
Ecco, ora mi mancano ancora un paio di dettagli.
Mi serve l’oggetto del desiderio di questo “uomo focoso”.
Uso la parola “oggetto” perché chiamare “soggetto” o (Dio non voglia!) addirittura “persona” la donna del mio spot non ha molto senso.
Mi serve una bella donna che si spogli, togliendo un capo di abbigliamento dopo l’altro, al solo schioccare le dita del mio “uomo che non deve chiedere mai”.
Poi regalo al breve spot un’atmosfera chic e patinata, col bianco e nero e l’oro che riprende il packaging del prodotto che devo vendere e sospiro soddisfatta.
Non mi importa niente se con il mio spot rafforzo l’idea che le donne non abbiano desideri propri, ma siano solo l’oggetto a disposizione del desiderio (stereotipato anche quello) maschile.
Non mi importa niente se con il mio spot vado a nutrire quella cultura dello stupro che giustifica le aggressioni sessuali nei confronti delle donne da parte di uomini.
Non mi importa niente se con il mio spot offendo le donne, ridotte ad oggetto sessuale e anche gli uomini rappresentati sempre come in preda alle loro pulsioni sessuali e con il chiodo fisso della donna nuda a propria disposizione.
Ed eccolo qua: Signore e Signori, il profumo “One Million Intense” pour homme, di Paco Rabanne!