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Gli zombi non piangono

Creato il 30 ottobre 2012 da Labellaeilcavaliere
Rusty Fischer
Gli zombi non piangono

Titolo:
Titolo originale: Zombies don't cry
Autore: Rusty Fischer
Traduzione: Agenzia Letteraria Internazionale, Milano
Editore: Giunti Editore
Prima edizione italiana: 24 ottobre 2012
Prima edizione: Medallion Pr - maggio 2011
Pagine: 368
Prezzo: Rilegato - € 12,00


«Mi dite chi ha deciso che i vampiri dovevano essere i più sexy tra i non morti?»

La domanda di Maddy, neo-zombi, mi sembra più che legittima. E quando si parla di vampiri non facciamo riferimenti alle moderne letterature: da sempre il vampiro seduce le sue vittime, ma -siamo d'accordo- uno zombi che si rispetti non può essere attraente. Non può? Mi permetto di dissentire.
Gli zombi di Fischer mangiano cervelli, imputridiscono nei secoli e sono rigidi come stoccafissi, anzi, come granito, hanno i denti e occhi giallognoli, la pelle grigiastra. Eppure, vorrei sapere chi, dimenticando il particolare status di cadavere, non ha fatto un pensierino su Dane.
Ombroso, ribelle: il ragazzo per cui si fanno carte false e si mandano all'aria le regole di casa, ma sempre presente, premuroso, comprensivo. In sintesi il principe azzurro versione zombi.
E poi c'è Stamp, un Normale, un essere umano a tutti gli effetti, col battito cardiaco e la pelle calda. Stamp è il nuovo arrivato, il nuovo figo della scuola: longilineo, muscoli di marmo, sessanta centimetri di addominali e… impacciato, teneramente impacciato.
Naturalmente Stamp si innamora di Maddy, la ragazza che si muove sullo sfondo della migliore amica, Hazel, brillante e un tantino egocentrica (troppo per essere una vera amica ). Maddy non è abbastanza intraprendente, popolare o sexy per uscire con uno come Stamp, ma la fortuna per una volta gira a suo favore e, in meno di un giorno, lo incontra (gli si schianta contro sarebbe più preciso) due volte e, dulcis in fundo, lui la invita a una festa.
Così Maddy, una notte scura e tempestosa, sgattaiola fuori di casa, infrangendo le regole del padre, e si incammina verso la festa. Durante la passeggiata, sotto la pioggia, viene colpita da un fulmine; si risveglia qualche ora dopo, con la testa immersa nel fango di una pozzanghere e senza battito cardiaco.
Grazie a un provvidenziale sito (www.seiunozombise.com), scopre la sua natura e si ritrova a cercare cervelli freschi al supermercato, dove si imbatte in Dane e Chloe, entrambi zombi. Questi la portano al cospetto del Consiglio degli Anziani, zombi che cadono letteralmente a pezzi. Scopre così che gli zombi devono rispettare le regole della Guida alla cura e al nutrimento degli zombi, 24esima edizione, tra cui il dovere di eliminare gli Zerker, non-morti che desiderano solo mangiare cervelli e che stanno per invadere la tranquilla Barracuda Bay.
Alla fine…eh? Come dite non c'è una fine? È vero, Gli zombi non piangono non ha una conclusione o meglio, eliminati i "cattivi", Maddy deve affrontare nuovi problemi. Non vi nasconderò che l'epilogo mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, ma non voglio spoilerarvi alcunché: leggete e fatemi sapere se anche voi condividete questa sensazione.
Ho trovato un po' superficiale la caratterizzazione di alcuni personaggi, di cui avrei voluto sapere di più: Chloe, ma anche Scheletro e Dahlia, probabilmente meritavano qualche parola in più. Tuttavia Maddy è una non-morta piena di vitalità, frizzante e coraggiosa, tanto che è impossibile resistere alla tentazione di proseguire, pagina dopo pagina, nella scoperta dell'Oltretomba. Il romanzo di Rusty Fischer è una fresca sferzata di ironia: una lettura che non sono riuscita ad abbandonare e che è stata molto piacevole, ma soprattutto divertente. Provare per credere: riderete di gusto.

Gli zombi non piangono

Non trovate adorabile il formato del libro?

Amaranth

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