Esistono squadre dove vincere uno scudetto o una coppa è una consuetudine, la normalità, ne esistono altre in cui salvarsi dalla retrocessione equivale alla vittoria di un campionato e poi c’è la Roma. Una squadra molto particolare legata ad un ambiente diverso per molti aspetti dal resto delle squadre italiane. A Roma, l’amore viscerale che lega i tifosi alla squadra ha portato ad una storia fatta di emozioni che vanno al di là dei successi sportivi, vincere uno scudetto a Roma è davvero una grande impresa.
#GliAgentiRaccontano presenta… La Roma di Capello e il terzo scudetto

Il nuovo millennio
La Roma non vince il campionato dai tempi di Nils Liedholm, di Pruzzo e Graziani, di Conti e Falcao. Sono trascorsi quasi vent’anni e, all’alba del nuovo millennio, l’odiata SS Lazio ha conquistato il secondo titolo della sua storia. La supremazia cittadina adesso è messo a dura prova, due titoli per parte, la Roma ha bisogno di una svolta. I giallorossi non accettano di essere stati raggiunti dai rivali biancocelesti e meditano vendetta. La squadra c’è, ma manca ancora qualche tassello fondamentale per puntare apertamente alla conquista del tricolore…
L’occasione per rinforzare la squadra arriva proprio nel maggio del 2000, il presidente Franco Sensi riesce a quotare in Borsa la società ed a rinforzare la rosa con una campagna acquisti faraonica. Quell’estate arrivano nella capitale giocatori importanti del calibro di Walter Samuel, acquistato per 34 miliardi di lire dal Boca Juniors, Jonathan Zebina dal Cagliari, il brasiliano Emerson a centrocampo del Bayer Leverkusen per 22 miliardi di lire, per arrivare alla punta di diamante Gabriel Omar Batistuta, centravanti argentino prelevato dalla Fiorentina per la cifra record di 70 miliardi di lire. Questi acquisti completano una rosa già fortissima grazie ai vari: Antonioli, Cafù, Cristiano Zanetti, Assunçao, Nakata, Tommasi, Del vecchio e naturalmente Francesco Totti.

Il sergente di ferro
Per condurre una squadra piena di campioni e di personalità alla conquista di un titolo serve naturalmente un uomo di polso al comando, una figura in grado di tenere a bada le pressioni e gli umori cangianti di una città multietnica come Roma. Dopo anni di insuccessi e titoli sfiorati, arriva, con una stagione d’anticipo, alla guida dei giallorossi il sergente di ferro Fabio Capello. Un uomo all’antica, per così dire, un vero e proprio generale in grado di mettere in riga i suoi soldati. Capello ha sempre vinto nelle sue precedenti esperienze al Milan e Real Madrid e si confermerà vincente anche nella capitale.

Gli 11 gladiatori e la stagione
Fabio Capello studia un 3-4-3 super offensivo per riuscire a conquistare il terzo scudetto della storia giallorossa. In porta Antonioli, difesa a tre composta da Samuel, Zebina e Zago, davanti alla difesa il brasiliano Emerson con Damiano Tommasi, sulle fasce Cafù e Candela. Tridente d’attacco invece composto da Vincenzo Montella, Batistuta e il capitano Francesco Totti.
La Roma conquista la vetta della classifica dopo 6 giornate e disputa un girone d’andato mostruoso staccando la Juventus di ben sei punti al giro di Boa. La primavera porta con se molte insidie per i giallorossi, come ad esempio l’eliminazione della Coppa Uefa ai danni del Liverpool e alcune battute d’arresto in campionato che permettono alla Vecchia Signora di ricucire lo strappo in classifica. La pertita più importante della stagione, entrata nella storia, è proprio il match di ritorno contro la Juventus giocato allo Stadio Olimpico. I giallorossi sotto di due reti a zero dopo soli 6’ minuti riescono ad agguantare il pareggio grazie ad un grade gol del giapponese Nakata ed alla rete dell’aeroplanino Montella al 91’ minuto.

La vittoria contro il Parma e la grande festa

Di fronte ad un Olimpico che definire pieno è un eufemismo, la Roma arriva alla partita che attende da 17 anni. Sulle note di Roma Roma di Venditti, il pubblico si scalda già nel pre-partita quando lo speaker dello stadio annuncia le formazioni. Sappiamo quanto sia caldo il pubblico della capitale ma oggi, più di qualsiasi altro giorno, è l’inferno stesso. Al 18′ Candela lotta sulla fascia destra, scarta Sartor, mette al centro e precisamente sul dischetto del rigore è pronto il cuore, il simbolo, il capitano, Er Pupone di piatto destro insacca alle spalle di Buffon. Roma 1-0 e campione d’Italia, ma partono i primi scongiuri.
Parma timido che soffre il gran caldo romano e soprattutto la bolgia che è diventato l’Olimpico dopo il vantaggio della Maggica. Sul finire del primo tempo la Roma chiude la partita. 40esimo minuto, Cafù recupera palla dopo un calcio d’angolo, filtrante per lo scatto di Batistuta nella metàcampo avversaria, stop e scatto a bruciare il diretto avversario. Arriva a tu per tu con Buffon ma il tiro viene ben parato dall’estremo difensore dei crociati. Sfortuna vuole che la palla finisca sui piedi dell’Aeroplanino Montella che insacca. Roma 2, Parma 0 all’intervallo.
Secondo tempo che ha poco da dire, Roma sempre in controllo e Parma che fa fatica a ribaltare il risultato, forse già in vacanza. Al 33esimo i Giallorossi chiudono la partita. Ancora Batistuta in contropiede sulla fascia destra, rientra sul mancino al limite dell’area e scarico un rasoterra preciso che si infila tra Buffon e il primo palo. E’ il delirio. Roma 3, Parma 0.
Ma in questo pomeriggio di Maggio le emozioni non sono ancora finite. Dopo appena 5 minuti DiVaio insacca il colpo del 3 a 1. Al 40′ invasione di campo con circa 200 tifosi che cercano di iniziare i festeggiamenti, e spogliano letteralmente i giocatori di entrambe le squadre, rimasti basiti da quanto stava accadendo tutt’intorno. L’arbitro Brachi ristabilisce la calma riprendendo il gioco dopo 13 minuti di sospensione. E, finalmente, arriva il fischio finale.
La Roma è CAMPIONE D’ITALIA!
L’Olimpico si trasforma in una mega festa, i calciatori vengono salvati dalla mischia festosa dall’intervento della polizia e la città si colora di giallorosso. Dopo esattamente un anno, a Roma è ritornato lo scudetto. La festa poi si trasferirà poi al Circo Massimo, dove fino a tarda notte ci saranno i festeggiamenti con la madrina d’onore Sabrina Ferilli ad allietare la serata.


L’appuntamento di Giovedì 28/01 è sospeso causa calciomercato. Riprenderà regolarmente la settimana seguente.
A cura di Vito Lecce e Gianluca Zanfi
