allora quel giorno ero decisa..carico Bianca sulla mia fascia messicana e le dico andiamo!!. Usciamo di casa passando davanti al negozio di ferramenta che ogni giorno mette fuori la jeep per far divertire i bambini, riusciamo a superarla indenni e proseguiamo verso carrer ferran..questa strada in discesa che da plaza jaume arriva fino alla rambla è sempre un turbinio di persone, rumore e vita..
e li entriamo in un negozio di arte pronte a comprare il necessario...un papel bianco molto molto grande e dei colori per le mani e i piedi..prendiamo anche un pennello piccolo però che non si sa mai...
aspetto il mio turno guardandomi in giro tra colori, tavolozze e penne di ogni tipo e misura ascoltando i discorsi di tre signori (italiani ovviamnte) che devono comprare dei colori a tempera..non dei colori qualsiasi...passano una mezz'ora buona a discutere se è meglio il lilla, il viola, il lilla chiaro o il viola più forte...
poi tocca a me ed è una fatica immensa spiegarmi e far capire cosa esattamente volevo..ma c'ero riuscita e cosi carica di fogli, colori e Bianca sempre in braccio tiro fuori la mia carta di credito...ma ahimè!! qua nella patria dove tutto puoi comprare con la carta di credito rimani interdetta ! il super negozio di arte e pittura non ha la macchinetta del bancomat..solo contanti.. e io..ma vede..per favore..si è una necessità..come faccio..c'ho solo questi e tiro fuori dalla borsa degli euro stropicciati che quasi non bastano nemmeno a comperare il pennello...
e il tipo che mi guarda come fossi una barbona e dice vabbhe ma per far divertire la bimba bastano anche meno colori e non un rotolo gigante di papel..oppure può sempre tornare domani mi dice con lo sguardo di chi non vede l'ora di liberarsi dell'impiastro...
insomma niente acquisti! niente papel! niente colori!
il giorno dopo sarebbe arrivato Patrick e niente era ancora pronto..niente era come me l'ero immaginato...
così il giorno dopo..lui arriva per passare con noi l'ultima settimana della nostra vita spagnola...dei nostri quasi 6 mesi passati nella grande Barca...
e allora siamo li che passeggiamo.. e ci raccontiamo..lungo quella stradina dietro casa..anche quella in discesa ma che al contrario di carre ferran è sempre vuota e l'unico colore alla strada è dato dagli studi degli artisti da cui si intravedono quadri e poster dai colori psicadelici..e li con Bianca davnati a noi che urla "discesa discesa" cercanod di non rotolare giù nella corsa...gli dico.."beh insomma con lei insomma abbiamo fatto un buon lavoro..vediamo come sarà quest'altro..."
insomma quel papel grande e vuoto che sarebbbe dovuto essere appeso sull'unica finestra di casa en cignas si sarebbe dovuto riempire delle impronte delle mani e dei piedi di Bianca e di queste parole:
"SPERIAMO CHE SIA MASCHIO!!! MA VA BENE ANCHE FEMMINA!!"
P.S. oggi inizia la 14esima settimana!!