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Globetrotter: Roma ✈️ Tel-Aviv/Gerusalemme

Da Denderina

Qubbat al-Shakra

Come promesso, ecco qui un resoconto dei miei 5 giorni. Sebbene 5 giorni sembrino pochi per scoprire dei territori così ricchi di storia, ho avuto la fortuna di esplorarli con persone che li conoscevano molto bene  e sapevano cosa fosse importante da vedere.

Quando la mia amica mi chiese “vuoi venire con noi?”,la mia risposta fu immediatamente SI! Dopo essere arrivata al secondo anno di università, era fondamentale per me toccare con mano, cominciare a percepire da vicino, mettere in pratica quello che fino ad allora avevo appreso solo tramite le parole scritte sui libri. Un piccolo sogno che è diventato realtà.

Abbiamo lasciato l’Italia con il freddo e la pioggia (era fine Marzo), e siamo arrivati con 30 gradi e tanto sole. Il 1° giorno ci siamo recati da Tel-Aviv a Gerusalemme in pullman, poichè era stato organizzato nei minimi dettagli il Bar-Mitzvah del cuginetto della mia amica. Ebbene si, ho avuto il piacere di assistere a questa cerimonia che sa tanto di “film americano”. Arrivati a Gerusalemme, dopo un bruch ci siamo recati alla parte Ovest del muro, e prima di arrivare lì ho visto da lontano per la prima volta la Qubbat al-Shakra o meglio conosciuta come Cupola dell Roccia, non vi dico l’emozione di vederla li, dopo nemmeno un mese di distanza dall’esame universitario incentrato proprio su di Lei. Il muro del pianto è stato uno dei luoghi più suggestivi che abbia mai visto, e come di consuetudine, sebbene non sia di religione ebraica, ho lasciato anch’io nelle fessure del muro un bigliettino.

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A Gerusalemme sono tornata una seconda volta e finalmente ho potuto respirare l’atmosfera araba. Dovevamo visitare la chiesa del Santo Sepolcro, e per arrivare fin li, siamo entrati dall’ Arab Gate, ovvero dalla porta araba. Sono stata catapultata in un mondo fatto di colori, profumi, stoffe, spezie e…urla! Ebbene si, gli arabi non parlano, urlano! Ahahah Ma è stato emozionante captare qualche parolina qui e la, quelle paroline che fino a qualche giorno prima, ripetevo in modo mnemonico alla mia bravissima professoressa di dialetto Siro-Palestinese. *Yalla,yalla….tfaddal…ashriiin*

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Dopo aver attraversato questo tripudio di colori, siamo arrivati al Santo Sepolcro, che ve lo dico a fare…emozionante.

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Ultima tappa il Monte degli Ulivi, dove potete godere di un fantastico panorama su Gerusalemme.

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Di questa foto ne vado particolarmente fiera *__*

Di questa foto ne vado particolarmente fiera *__*

Lasciata Gerusalemme, apro la parentesi su Tel-Aviv, Old Jaffa e Herzylia.

Tel-Aviv, lo ammetto, non l’ho vissuta molto. Abbiamo fatto un giro veloce in macchina, ed in pochi minuti abbiamo attraversato la vecchia Tel-Aviv, quella costruita prima e dopo l’indipendenza del 1948, e quella moderna, fatta di grattacieli, centri commerciali,luci a non finire (per un attimo mi sembrava un piccolo pezzo di New York).

Old Jaffa , primo insediamento da cui è nata poi Tel-Aviv. Un vero e proprio gioellino, che conserva ancora bene la sua origine araba. Da Jaffa si può ammiare il Mare Nostrum e un bellissimo panorama su Tel-Aviv.

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Qui ho avuto il piacere di mangiare in un vero ristorante arabo dove avevano anche un forno tipico,per la produzione del buonissimo pane arabo.

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Herzylia è una piccola città marina a pochi km da Tel-Aviv. Cosa invidiarle?! Giudicate voi.

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Ultimo, ma non meno importante, il Mar Morto ,il punto più basso di tutta la terra. Fare il bagno qui è un’esperienza unica, che bello galleggiare senza il minimo sforzo! :P

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Le lucette sullo sfondo, sono le luci della Giordania.

Ho cercato di ridurre il più possibile il racconto, di scegliere le foto giuste, quelle che accompagnassero meglio le mie parole e di esprimere al meglio le sensazioni. Amo viaggiare ed ormai è una droga, più viaggi più desideri viaggiare ancora.

A.


© (Le foto sono state tutte scattate da me con una fotocamera Canon 1100D e con l’S4)



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