Come di consueto, dopo i David di Donatello, è il turno dei Globi d’Oro, assegnati come sempre dalla stampa estera in Italia. L’anno scorso, il film vincitore fu L’Intervallo di Leonardo Di Costanzo. Le sorprese, a differenza dei David, non mancano. A parte il caso
di Paolo Virzi, che si aggiudica il premio come miglior film (Il Capitale Umano), il thriller che sta spopolando e che, secondo i rumors, sarebbe tra i papabili per la corsa agli Oscar, In Grazia di Dio di Edoardo Winspeare conquista il Gran Premio della Giuria, superando i film La mafia uccide solo d’estate, Zoran: il mio nipote scemo e Smetto Quando Voglio. Quest’ultimo ottiene invece il Globo d’Oro come Miglior Commedia, mentre il film di Matteo Oleotto vince il premio come Miglior Opera Prima, strappandolo per un soffio al film di Pierfrancesco Diliberto. Luca Bigazzi non riesce a completare la doppietta David-Globo, poiché è Stefano Falivene a conquistare la statuetta come Miglior Fotografia per Still Life di Uberto Pasolini. E’ invece una maledizione per Fabrizio Bentivoglio. La sua recitazione non convince la stampa estera, che invece premia quella di Antonio Albanese in L’Intrepido, destando non poche polemiche al riguardo. Nulla da dire invece per quanto riguarda il Globo come Miglior Attrice: Sara Serraiocco vince il premio grazie alla sua splendida interpretazione nel film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza Salvo. L’estero tuttavia apprezza l’intreccio narrativo del giovane Arturo con la realtà siciliana degli ultimi anni, attribuendo al film di Pif la statuetta come Miglior Sceneggiatura. Le musiche mettono d’accordo entrambe le giurie del David e del Globo d’Oro, dal momento che Song E’ Napule si porta a casa la doppietta come Migliori Musiche. The Stone River di Giovanni Donfrancesco vince invece la categoria Miglior Documentario, mentre Sassywood di Antonio Andrisani e Vito Cea si aggiudica il premio come Miglior Cortometraggio.I Vincitori
Miglior Film: Il Capitale Umano di Paolo Virzì
Gran Premio: In grazia di Dio di Edoardo Winspeare
Miglior Opera Prima: Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto
Miglior Commedia: Smetto quando voglio di Sydney Sibilia
Miglior Attore Protagonista: Antonio Albanese per l’Intrepido
Miglior Attrice Protagonista: Sara Serraiocco per Salvo
Miglior Fotografia: Stefano Falivene per Still Life di Uberto Pasolini
Miglior Sceneggiatura: La mafia uccide solo d’estate di Pierfrancesco Diliberto (Pif), Michele Astori e Marco Martani
Migliori musiche: Pivio e Aldo De Scalzi per Song ‘e Napule
Miglior Documentario: The Stone River di Giovanni Donfrancesco
Miglior Cortometraggio: Sassywood di Antonio Andrisani e Vito Cea
Fonte: stampaestera.org