Perché poi si dice 'ma intanto sono tutti uguali, è tutto un magna magna'...
Da certi punti di vista è vero, a volte le differenze politiche sono solo sfumature, ma nella realtà di tutti i giorni, nella qualità dell'amministrazione della cosa pubblica le differenze ci sono, eccome.
Leggete queste due notizie, che curiosamente campeggiano, almeno ora, nella home page del Corriere.it.
La coincidenza è curiosa, credo non voluta, ma che ci dà in pochi secondi tutto il senso e tutto il significato di una scelta di parte.
Piccola premessa: io non voto Pd, e come dico sempre e polemicamente, voto a sinistra. E così farò anche domenica.
Ma la capacità, la professionalità, la serietà delle amministrazioni una volta del Pci, continuano a fare scuola a fronte delle becere esperienze di oggi della destra, frappè di razzismo locale e interesse degli amici degli amici, eredità della peggiore scuola democristiana.
Da una parte questa odiosa rivalsa nei confronti dei bambini, vittime inocenti o della povertà dei propri genitori o della loro ignoranza.
Dall'altra una prova d'eccellenza che permette di investire sulle nuove generazioni non solo dal punto di vista della loro formazione ma anche da quello civile e culturale. E risparmiando.
Da una parte i comunisti mangia bambini e mangia preti. Dall'altra il Veneto bianco cattolico, bigotto, tutto casa e chiesa.
Due esperienze a confronto. Due casi - forse - limite, che ci fanno toccare con mano non solo dove è il meglio, ma soprattutto quali bassi traguardi alcuni stanno raggiungendo.
Votate chi volete: l'importante che sia a sinistra, quella rosina e quella rosso fuoco.
Ne va del futuro dei nostri figli.
Ma veramente.