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Gnocchetti di zucca e noce moscata con fonduta di taleggio e salvia: esame di cucina… dalla suocera!

Da Una Favola In Tavola @manueladimaio75

Preparare gli gnocchi fatti in casa ormai è diventata per me un’ abitudine e tutti i consigli di mia suocera sono stati preziosissimi. Sino a qualche tempo fa lei era la mia fornitrice ufficiale: quando la ciurma li voleva bastava una chiamata e lei me li preparava freschi freschi, bastava solo farli cuocere e condirli con un buon sughetto! I pensieri di questi ultimi anni, con la salute ballerina di mio suocero e gli acciacchi dell’età, le hanno fatto perdere un po’ la sua passione per la cucina. Niente paura! Ci pensa la ciurma a tirare su il morale e devo dire che le mie due piccole pulci sono bravissime in questo e capiscono quanto sono fortunate ad avere ancora tutti e quattro i nonni! Così settimana scorsa ho deciso di preparare io gli gnocchi e portargli un bel vassoio. Il parere dei miei suoceri sul mio modo di cucinare è sempre stato importante per me: mio suocero fino a prima di ammalarsi ha sempre lavorato in ristoranti come cameriere e quando Mauro aveva 3 anni da Como si sono trasferiti sui colli Piacentini dove hanno per anni gestito un ristorante. La cuoca? Mia suocera, una Veneta che ha imparato alla perfezione la cucina emiliana!!
Non potevo certo preparare dei semplici gnocchi di patate: quelli di zucca sono perfetti, a loro piacciono molto e anche alla ciurma. Tre volte alla settimana vado da loro, li accompagno a fare le solite commissioni e spesso mi fermo a pranzo, così si godono un pochino la piccola Greta.
Con un bel vassoio pieno arrivo da loro : Ora non mi resta che attendere il giudizio!
Se vi propongo la ricetta vuol dire che i miei gnocchi erano BUONISSIMI, mio suocero ne ha mangiato un piattone gigante e mia suocera, commossa, mi ha fatto tanti complimenti. Il tocco della noce moscata nell’impasto è davvero una chicca, il profumo è meraviglioso e il sapore unico. Vi assicuro che entrambi hanno un bel caratterino e, specialmente mio suocero, come Serena, dice sempre quello che pensa senza mezzi termini! La mia soddisfazione è stata ancora più grande quando la sera li ho portati in tavola alla ciurma, conditi con una fonduta di taleggio e salvia, delicata e cremosa al punto giusto! “Mamma, hai battuto la nonna, sono proprio buoni” e “me lo avevo detto mamma che ti erano venuti bene, ma non pensavo così buoni!” le parole di Mauro e delle mie bimbe mi riempiono sempre il cuore di gioia! Greta? lei mangia!!!
Eh eh eh, oggi me la tiro e mi rimetto subito in viaggio, ora tocca alle tagliatelle di zucca, vediamo se riesco a raggiungere il livello della suocera! Intanto con la ciurma procedo sempre sulla stessa rotta, il vento freddo e le temperature gelide non ci fermeranno … la rotta è sempre la stessa… la felicità a portato di mano!

Ingredienti per 4 persone:

500gr di polpa di zucca mantovana
120gr di farina 0 Almaverde
1 uovo
noce moscata
250gr di taleggio
2 cucchiai di panna di riso
3 foglie di salvia fresca
olio evo
sale q.b.

Affettate la zucca, disponetela su una teglia con carta forno e cuocetela in forno sino a quando non è tenera, circa 40 minuti. Schiacciate la zucca con uno schiacciapatate, fatela intiepidire e unite l’uovo, un pizzico di sale, una grattugiata abbondante di noce moscata e la farina piano piano, a me ne sono serviti circa 120gr più quella per il vassoio. Formate i classici cordoncini e tagliateli con un coltellino a lama liscia (io mi sono fatta aiutare dalla piccola Greta quindi alcuni non erano bellissimi, ma lei si è tanto divertita). Infarinateli e disponeteli su un vassoio.

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Cuoceteli in acqua salata in ebollizione e scolateli appena vengono a galla.
In una padella fate sciogliere in un cucchiaio di olio evo il taleggio a pezzetti con la salvia tritata finemente, aggiustate di sale e unite la panna.

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Scolate gli gnocchi e fateli saltare nella fonduta, servite caldi!

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questa fonduta era deliziosa!

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