Go pussy

Pare che il nome del partito del presidente non funzioni più e allora pare che voglia cambiarlo. Come se un piatto vuoto con su scritto "lasagne alla bolognese", arrivasse a saziare gli appetiti. Manco le scimmie si fanno prendere in giro così. Ieri la proposta per il nuovo nome è arrivata "Lo chiamerò Forza Gnocca", la gnocca va su tutto, sulla crisi, sul blu, su Brunetta, sull'Italia, sul mondo. Ieri in aula pare che un deputato targato Lega abbia urlato : "Vai a farti scopare!"ad una deputata marca Pd, mentre tentava di intervenire in un'aula vociante. Così, come se si fosse all'osteria (delle più becere per altro). Ecco, manco a dirlo che la misura è colma, ormai non si può nemmeno più pensare: che vergogna. Pure quella è andata via. E' la trivialità bassa, crassa, meschina, l'italietta brutta, ignorante per goliardia che perde la moralità per scelta politica. Nemmeno nei peggiori film dei Vanzina (con tutto il rispetto) si possono vedere cotanti tripudi di culi, volgarità e fatiscenti lettoni usurati dalle frequentazioni più che dagli anni. Forse realmente servirebbe un partito ad istituzionalizzare tutto ciò. Il nostro degrado. Il pensiero si fa amaro quando si riflette sulle nostre miserie. Com'è stato possibile calpestare la dignità della donna oltre il limite di qualsiasi umana decenza che non sfoci nel pornografico? Ed insieme alla donna come si è potuto gettare nel cesso l'amore? Non ci sono più i sentimenti, gli affetti, la compagna o il compagno capace di scaldarti il cuore e renderti una persona migliore, con cui condividere progetti e, sì, sesso, sano sesso. No, ormai no, ormai tutto è pubblico gettato al vento, sulle prime pagine: "le mie bambine", "fatti scopare", "la patonsa deve girare" "forza gnocca". Siamo nelle mani di anziani satapri bavosi alla continua ricerca di carne giovane da sacrificare al potere della loro lussuria. Alla loro paura. Questo non è accettabile, perchè non lo è mai stato, non perchè siamo stufi. Il sonno della ragione genera mostri, anche sotto forma di partiti politici dai nomi allusivi.