La possibile rappresentazione di Sirio a Gobekli Tepe
(Foto: Vincent J. Musi/National Geographic)
Il complesso religioso, antico di 11.000 anni, è formato da almeno 20 recinti circolari, ognuno circondato da un anello di enormi colonne di pietra a forma di T, alcune delle quali decorate con altorilievi di animai feroci. Non ci sono prove di insediamenti agricoli o di coltivazione del terreno, attorno al sito.
Finora nessuno è riuscito a capire quale religione sia stata praticata nel complesso sacro. Giulio Magli, archeoastronomo al Politecnico di Milano, ha cercato una risposta tra le costellazioni. Lo scienziato ha riprodotto quello che doveva essere il cielo in Turchia quando Gobekli Tepe fu costruita. Nel corso dei millenni le posizioni delle stelle sono mutate a causa dell'oscillazione della terra sul proprio asse.
Oggi Sirio può essere ammirata in quasi tutto il mondo, è la stella più luminosa del cielo, sole escluso, ed è il quarto oggetto più luminoso nel cielo notturno dopo la luna, Venere e Giove. E' talmente evidente, Sirio, che il suo sorgere e il suo tramontare sono stati presi a cardine del calendario egizio. Alla latitudine di Gobekli Tepe, Sirio sarebbe comparsa all'orizzonte fino al 9300 a.C., quando sarebbe improvvisamente scomparsa. Magli ritiene che l'area templare di Gobekli Tepe sia stata costruita proprio in concomitanza con il nascere della stella di Sirio. Tre degli anelli che costituiscono il tempio sembrano essere allineati con i punti dell'orizzonte in cui Sirio sarebbe sorta nel 9100 a.C., nell'8750 a.C. e nell'8300 a.C.
Ci sarà bisogno di fare ulteriori calcoli, con maggiore accuratezza ed utilizzando altri strumenti per confermare queste prime osservazioni, ma sembra proprio che sia stato fatto un importante passo in avanti per capire la religione degli uomini di Gobekli Tepe.