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La pioggia. Comincia come un ticchettare singolo e potente, un po' come un pensiero fisso che non se ne va, persiste, promette, promette di salvarti la vita , renderti libero. E poi il rumore si fa fluido, irregolare e caciarone, per tornare discreto e portare un'arietta decisa e gradevole. E così realizzi di dover aspettare, ancora un po' , che torni il sole, il caldo che ti fa bene, il sorriso sulla faccia di chi ti ha detto che ti vuol bene. Attendere come respirare. Attendere come camminare decisi verso una meta, attendere come piovere il giorno dopo di un giorno caldissimo.
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