In una Terra orgogliosa e assolata,
vi è una costa dal mar Ionio bagnata;
Rive brulle e nuvole come burro,
riposa languida sotto un cielo azzurro.
Una lunga distesa di poco distante,
terra corposa e un manto verdeggiante;
a vista d’occhio si estendono allineati,
ulivi centenari dai venti segnati.
Tra le piccole foglie si possono vedere,
olive verdi , mature o nere;
dai venti di scirocco sono agitate,
per poi essere raccolte e macinate.
Girano le macine nel frantoio,
piange l’oliva e poi nasce l’olio;
colata d’oro dal pungente profumo,
gustosa risorsa di largo consumo.
Condisce cibi e pietanze nel mondo
Sapore antico , gustoso e rotondo.
Intorno alla sua storia vive una cultura,
quella contadina ancora oggi faticosa e dura.
Dice un detto popolare,
“pochi paternostri e poco pane”,
ma se conditi con olio d’ oliva
certamente ti cambia la vita.
Poesia candidata al Premio internazionale di poesia Piccapane