La Jolla Cove, San Diego CA
California: lasciato il Southwest, il Golden State promette sogni, libertà e possibilità, al suono di Red Hot Chili Peppers e Eagles.Il detour al Joshua Tree NP lascia alle spalle un pezzetto della storica route 66 e un pit stop in un bar in mezzo al deserto, dove ti sei illusa di mangiare finalmente qualcosa e hai scoperto invece che il bar è in realtà il set di un film e ci vogliono altre 50 miglia prima di trovare (forse) altre forme di vita. Miraggio?E dopo gli alberi del deserto, le giganti rocce impilate, i 50 gradi e le dieci ore di macchina, San Diego è il ritorno alla realtà. A un porto tiepido, in effetti, persino con il cielo coperto e la pioggia.Cannoli siciliani in una graziosa Little Italy, lampioni e movida trendy al Gaslamp Quarter, profumo di oceano alla Jolla Cove, inteneriti dalle foche sulla spiaggia. E poi Balboa Park sotto la pioggia, sbirciando i musei, evitando lo zoo, sulle note di un improvviso concerto dedicato all'America, in un labirinto di giardini d'arte, archi e promenade con fontane e piazze da città utopica, pappagalli, danza del ventre e incantatrici di serpenti, sposi e modelle asiatiche alte 1 e 50.Un tramonto da Coronado, il bridge riporta alla base: il cielo terso e la calma piatta dopo la pioggia, solo qualche nuvola rarefatta, per far risaltare ancora di più una luna piena che non dimenticherò.Ho messo le ali e ho trovato la libertà nelle possibilità, San Diego. Domani si riparte, direttamente verso la città degli angeli.